Lecce – Milan 0 – 2
Il Principio Zen
Il Milan vince a Lecce, non senza qualche patema d’animo, con una squadra che definire rimaneggiata è poco. Del resto, parafrasando un famoso principio tanto caro a Giampiero Boniperti, al Milan “il bilancio in super attivo non è importante: è l’unica cosa che conta”. Mi chiedo come si possa seguire una partita o un campionato intero dei rossoneri sapendo che chi mette in piedi il suo spettacolo, chi da sette anni cucina le pietanze che i tifosi dovrebbero mangiare, se ne frega altamente della qualità di quel che sta facendo ma cerca di lucrare al massimo da ciò che fa. In parole povere, le Proprietà se ne infischiano dei feedback dei propri clienti, della fidelizzazione del prodotto, dell’OKR (concetto inglese che significa “objectives and key results” ovvero “obiettivi e risultati chiave”), di diminuire il churn (quando i clienti smettono di acquistare beni o servizi e a interagire con l’azienda). A dirla proprio tutta, questo Milan (esattamente come quello che è sceso a Lecce per disputare il secondo turno di campionato) è un autentico miracolo di resilienza. Sembra che le Leggi della Fisica che valgono per tutto e tutti vengano stravolte nel caso dei rossoneri. Non si riesce a capire come ma una volta per questo singolo episodio favorevole, un’altra per una prodezza individuale di un calciatore o del Tecnico e ancora per una inspiegabile concatenazione di influenze astrali, alla fine il risultato viene portato a casa, un piazzamento lo si ottiene sempre e se le cose non andassero proprio bene (come lo scorso anno) allora si procederà alla svendita dei gioielli di famiglia per recuperare quanto basta a ottenere il bonus di fine anno. A Lecce, con una squadra inguardabile che nessun Tecnico avrebbe voluto far scendere in campo, Massimiliano Allegri impacchetta una vittoria contro Eusebio Di Francesco e spegne momentaneamente le polemiche. Fino alla prossima partita. Credo che i rossoneri finiranno col vivere l’intero torneo con il principio tanto caro a Dominic Toretto (Vin Diesel) in Fast and Furious: "Vivo la mia vita un quarto di miglio alla volta. Non m’importa di nient’altro". Ecco, ritengo che il nostro Torneo dovrà essere vissuto una partita (la prossima) alla volta. Senza far calcoli e dare una occhiata al calendario.
A Lecce ai rossoneri sono state annullate due reti prima che venissero siglate le due regolari con le quali si è portato a casa il risultato pieno. Hanno riempito inutilmente la rete avversaria prima Matteo Gabbia e poi Santiago Gimenez (sostituito al 43° da un diciannovenne acquistato per Milan Futuro soltanto una settimana fa). Poi, ci hanno pensato gli ex-Chelsea a rimettere le cose a posto: Ruben Loftus-Cheek di testa e Christian Pulišić in azione di contropiede. A proposito del messicano, non me ne vogliano i lettori ma una cosa va proprio detta… e scritta. Poco prima dell’incontro in Salento, a Via del Mare, sotto gli occhi divertiti del Premio Oscar Helen Mirren, ospite sugli spalti insieme al compagno, il Direttore Sportivo rossonero Igli Tare ha risposto a una domanda dei giornalisti affermando che il Milan stava valutando con i capitolini lo scambio Gimenez-Dovbyk. Ora, io di mestiere faccio l’Editore e in quanto tale offro anche servizi legati alla Comunicazione aziendale. Il mio non è un promo per farmi assumere dai Fondi americani che comandano in Via Aldo Rossi, anzi… Tuttavia, quando ho letto i resoconti di questa intervista sono entrato in modalità Zen e ho cominciato a recitare il mantra Om. Sono ateo. Figuratevi se credo che pronunciare certe parole possa ridurre ansia e stress, rafforzare il midollo spinale, aiutare la digestione, rallentare il battito cardiaco, ridurre la fatica aumentando il livello di ossigenazione del sangue. Tuttavia, lo ammetto, è stata la mia prima reazione all’episodio. Al di là del valore dello scambio in sé, so che esistono i favorevoli e i contrari, il punto della questione è ben altro. Come si può raccontare ai quattro venti che un tuo calciatore, che rappresenterà quella sera il 50% delle tue forze in attacco e che ha più volte affermato pubblicamente di voler rimanere in rossonero a giocarsi le sue chance, che lo stai per spedire dopo soli pochi mesi in un’altra Società? Quale obiettivo ti eri posto? Volevi scoprire se il messicano aveva gli attributi, se sapeva reggere la pressione? È una autentica idiozia. Sia se il tuo scopo era quello di stimolarlo che di venderlo. Esiste un Principio Zen che ogni persona che ha studiato Comunicazione e lavora in questo campo conosce. A renderlo famoso in tutto il mondo è stato uno dei Comunicatori più grandi della storia: Dale Carnegie. In realtà, trattasi di un Principio taoista, anche se c’è chi afferma che si tratti di un antico proverbio africano. “Se vuoi il miele non prendere a calci l’alveare”.
Mi chiedo come sia possibile che nessuno del settore Comunicazione del Milan abbia fatto notare al Direttore Sportivo l’enormità della str….ata che ha fatto. Più che Principio Zen mi è sembrato dettato da puro masochismo. Visti i tempi, posso tranquillamente affermare che al Milan se lo potevano evitare. Chissà se tale insegnamento potrà valere anche per il futuro e si eviti di ricascarci dentro. Errare è umano ma perseverare è diabolico.
A proposito di qualcosa di diabolico, è una vera e propria sventura l’infortunio capitato ad Ardon Jashari. Non ci voleva. L’acquisto più costoso dei rossoneri rischia di restare ai box per buona parte della stagione. Non faccio fatica a immaginare che uno dei massimi Dirigenti rossoneri che fa rima con “friulani” abbia colto l’occasione per ammonire i suoi dipendenti, affermando che la regola del taglio dei 20 milioni in sede di Calciomercato permette di parar meglio i contraccolpi della sfortuna. Fermo restando che la vera iattura è proprio la sua filosofia.
Sarà un Campionato lungo che metterà a dura prova le capacità coronariche di noi tifosi rossoneri. Non resta che cercare di rilassarci praticando il mantra Om. E sperare in bene.
Buona Vita e Buon Campionato rossonero a tutti.
A Lecce ai rossoneri sono state annullate due reti prima che venissero siglate le due regolari con le quali si è portato a casa il risultato pieno. Hanno riempito inutilmente la rete avversaria prima Matteo Gabbia e poi Santiago Gimenez (sostituito al 43° da un diciannovenne acquistato per Milan Futuro soltanto una settimana fa). Poi, ci hanno pensato gli ex-Chelsea a rimettere le cose a posto: Ruben Loftus-Cheek di testa e Christian Pulišić in azione di contropiede. A proposito del messicano, non me ne vogliano i lettori ma una cosa va proprio detta… e scritta. Poco prima dell’incontro in Salento, a Via del Mare, sotto gli occhi divertiti del Premio Oscar Helen Mirren, ospite sugli spalti insieme al compagno, il Direttore Sportivo rossonero Igli Tare ha risposto a una domanda dei giornalisti affermando che il Milan stava valutando con i capitolini lo scambio Gimenez-Dovbyk. Ora, io di mestiere faccio l’Editore e in quanto tale offro anche servizi legati alla Comunicazione aziendale. Il mio non è un promo per farmi assumere dai Fondi americani che comandano in Via Aldo Rossi, anzi… Tuttavia, quando ho letto i resoconti di questa intervista sono entrato in modalità Zen e ho cominciato a recitare il mantra Om. Sono ateo. Figuratevi se credo che pronunciare certe parole possa ridurre ansia e stress, rafforzare il midollo spinale, aiutare la digestione, rallentare il battito cardiaco, ridurre la fatica aumentando il livello di ossigenazione del sangue. Tuttavia, lo ammetto, è stata la mia prima reazione all’episodio. Al di là del valore dello scambio in sé, so che esistono i favorevoli e i contrari, il punto della questione è ben altro. Come si può raccontare ai quattro venti che un tuo calciatore, che rappresenterà quella sera il 50% delle tue forze in attacco e che ha più volte affermato pubblicamente di voler rimanere in rossonero a giocarsi le sue chance, che lo stai per spedire dopo soli pochi mesi in un’altra Società? Quale obiettivo ti eri posto? Volevi scoprire se il messicano aveva gli attributi, se sapeva reggere la pressione? È una autentica idiozia. Sia se il tuo scopo era quello di stimolarlo che di venderlo. Esiste un Principio Zen che ogni persona che ha studiato Comunicazione e lavora in questo campo conosce. A renderlo famoso in tutto il mondo è stato uno dei Comunicatori più grandi della storia: Dale Carnegie. In realtà, trattasi di un Principio taoista, anche se c’è chi afferma che si tratti di un antico proverbio africano. “Se vuoi il miele non prendere a calci l’alveare”.
Mi chiedo come sia possibile che nessuno del settore Comunicazione del Milan abbia fatto notare al Direttore Sportivo l’enormità della str….ata che ha fatto. Più che Principio Zen mi è sembrato dettato da puro masochismo. Visti i tempi, posso tranquillamente affermare che al Milan se lo potevano evitare. Chissà se tale insegnamento potrà valere anche per il futuro e si eviti di ricascarci dentro. Errare è umano ma perseverare è diabolico.
A proposito di qualcosa di diabolico, è una vera e propria sventura l’infortunio capitato ad Ardon Jashari. Non ci voleva. L’acquisto più costoso dei rossoneri rischia di restare ai box per buona parte della stagione. Non faccio fatica a immaginare che uno dei massimi Dirigenti rossoneri che fa rima con “friulani” abbia colto l’occasione per ammonire i suoi dipendenti, affermando che la regola del taglio dei 20 milioni in sede di Calciomercato permette di parar meglio i contraccolpi della sfortuna. Fermo restando che la vera iattura è proprio la sua filosofia.
Sarà un Campionato lungo che metterà a dura prova le capacità coronariche di noi tifosi rossoneri. Non resta che cercare di rilassarci praticando il mantra Om. E sperare in bene.
Buona Vita e Buon Campionato rossonero a tutti.