www.lagazzettadihogwords.it
Add text
  • Prima Pagina
  • intervista a Stefania Lucrezia Fiorelli
  • Intervista a Michele Pansini
  • Intervista a Azzodacorreggio
  • Incontro con Arnaldo Vitangeli
  • Incontro con i musicisti Silvana Poletti e Nico Aloisio
  • intervista a Dino Sibona della "Famija Vinoveisa"
  • Dedicata a Diego Maradona
  • Intervista a Valerio Petroni
  • Incontro con Domizio Cipriani
  • Intervista al Dottor Attilio Andriolo
  • PORTICI DI HOGWORDS seconda parte
  • PORTICI DI HOGWORDS
  • Intervista a Roberto Briatta
  • Intervista a Livio Cepollina
  • Intervista al Dottor Roberto Pinotti
  • Intervista a Darwin Pastorin
  • Intervista a Luigi Farina
  • intervista a Maria Lizzio
  • Intervista a Vittoria Bruno
  • intervista a Gabriella Mosso
  • Intervista a Giovanni Runci
  • Intervista a Salvino Cavallaro
  • Intervista a Alessio Perigli
  • Incontro con il produttore cinematografico Giuseppe Colombo
  • Intervista a Elena Lowenthal, direttrice del Circolo dei Lettori.
  • Profumi virtuali di Sagre d'Autunno
  • intervista al giornalista brasiliano Rafael Valente
  • "La solitudine degli anziani" di Paola Taraglio
  • intervista con "Criminalmente"
  • intervista a Lucia Montauti
  • Rock'n' Wolf
  • Intervista al giornalista Stefano Andrini
  • Intervista ad Irene Perino
  • intervista ad Andrea Cavalieri
  • intervista a Paolo Attivissimo
  • Intervista a Ivan Cribiù
  • Intervista ad Enrica Perucchietti
  • intervista al cantante Marco Nota
  • Ezio Bosso il Mod: intervista a Naska batterista degli Statuto
  • Voci dal Virus: intervista al Professor Giulio Tarro
  • intervista a Valentina Viecca "Musemediali"
  • Intervista a Claudio Tomaello
  • Intervista al libraio Giuseppe Brodetto
  • Papà Magiorin. A Cantalupa la storia e la buona cucina.
  • Storie di ordinaria dittatura. Un articolo di Anna Turletti.
  • Il cielo tornerà blu. Articolo di Paola Alessandra Taraglio
  • Recensioni dei libri pubblicati da Hogwords
  • Intervista a Loredana Cella
  • in ricordo di un amico Bruno Bernardi
  • Incontro con il giornalista Piero Abrate
  • In ricordo di Mario Gontier
  • Claudio Calzoni interview
  • Intervista a Nina Caterina Piga
  • Incontro con Marco Pautasso , Vice-Direttore del Salone del Libro di Torino
  • Altre forme di Salone: i libri di Hogwords (parte 12)
  • Altre forme di Salone: i libri di Hogwords (parte 11)
  • Altre forme di Salone: i Libri di Hogwords (parte 10)
  • Altre forme di Salone: i Libri di Hogwords (parte 9)
  • Altre forme di Salone: i Libri di Hogwords (parte 8)
  • Altre forme di Salone: i Libri di Hogwords (parte 7)
  • Altre forme di Salone: i Libri di Hogwords (parte 6)
  • Altre forme di Salone: i libri di Hogwords (parte5)
  • Altre forme di Salone: i libri Hogwords (parte 4)
  • altre forme di Salone: i libri Hogwords (parte 3)
  • Altre forme di Salone: i libri Hogwords (parte 2)
  • Altre forme di Salone: i Libri Hogwords (parte 1)
  • Il Dramma Corona Virus di Anna Turletti
  • 4 Maggio Il giorno del Toro Quarta parte.
  • Voci dal virus ( prima parte )
  • 4 Maggio il giorno del Toro. La voce ai lettori. Terza Parte.
  • 4 Maggio il giorno del Toro. La voce ai lettori seconda parte.
  • 4 Maggio Il giorno del Toro..la voce ai lettori
  • Incontro con Roberta Bonara
  • Il Tuo Natale ( terza parte )
  • il Tuo Natale ( seconda parte )
  • Il Tuo Natale 2020 ( prima parte )
  • 4 Maggio iI Giorno del Toro
  • Premio Nazionale Arti Letterarie Metropoli di Torino
  • Riflessioni Pasquali di Maria Tortonese
  • Riflessioni sull'Ostensione della Sindone dell'11 aprile 2020
  • La ricetta di oggi: Pollo All'arancia con sedano brasato.
  • Intervista a Sonia Peyrot
  • Incontro con Alessandro Felis
  • Incontro con Massimiliano Bellezza
  • Voci dal virus VIP (seconda parte)
  • Voci dal virus VIP ( prima parte )
  • Voci dal Virus VIP speciale Paola Alessandra Taraglio
  • Voci dal virus ( seconda parte )
  • Incontro con Sara Linaelen Cantodistelle Quero
  • Incontro con Gabriella Gumina
  • Incontro con Ruggero Civita
  • Intervista a Daniele Baron
  • Intervista al giornalista Hervé Bricca
  • Incontro con Teresa Ghigo
  • Intervista a Liliana Rasetti
  • Incontro con Norma Bertalmio
  • Incontro con Sergio Donna.
  • Incontro con Filippo Solito Margani
  • Due recensioni di libri del Vate...
  • Altre recensioni Libri di Hogwords
  • Intervista ad Alessandro Boero.
  • Incontro con Gianni Donaudi
  • Incontro con Emmelia Meitry, poetessa indonesiana
  • Recensioni di alcuni libri della casa editrice Hogwords
  • Appello del Direttore
  • Omaggio della Gazzetta alle donne di Hogwords
  • Novità: il Canale video della Gazzetta di Hogwords
  • Recensioni libri della Hogwords Edizioni
  • Ricordo di Felice e Giovanni Cortese
  • Serata "I Luoghi del Toro"
  • Speciale promozione Hogwords "Lettura Virus"
  • promozione corsa benefica Acus Run per FARO
  • Comunicazione del Vescovo di Lodi
  • Presentazione "La Regina delle Bambole"
  • Presentazione libri sul Toro
  • Intervista doppia a Claudio Calzoni e Maria Tortonese
  • Intervista all'Editore Pier Giorgio Tomatis
  • Viaggio nell'Arte di Plauso Nivo Battistini
  • Serata FANTASTICA
  • Incontro Viaggio Nel Fantastico
  • altre recensioni libri di Hogwords
  • I nostri autori alla Radio !!!!
  • Presentazione Il Grande Racconto di Klimt
  • Recensioni Opere Hogwords
  • Incontro con Alberto Castagneri
  • Incontro con Igor Spadoni
  • Misteri di Torino e Liguria. D. Tacchino e L. Valentini
  • Incontro con Romana Villari
  • Incontro con Danilo Tacchino
  • Incontro con Stefano Nadalini
  • Intervista a Potpourri Comics
  • Incontro con il Maestro Ettore Vigo
  • Incontro con Maurizio Pupi Bracali
  • Incontro con Marco Piano
  • Incontro con Laura Scaramozzino
  • Incontro con Oreste ( Harry Potter ) Ciccariello
  • Incontro con Monica Tomaino
  • Incontro con Paola Alessandra Taraglio
  • Incontro con Alessandra Paganardi
  • incontro con le scuole dell'Innovazione
  • Intervista con DISCOVERY KEPLER ASSOCIATION
  • Incontro con Paolo Baima del Ristorante "Il Polpo"
  • Serata di Piobesi, presentazione di Giuseppina Valla
  • Recensioni dei Nostri Autori
  • Piccole grandi soddisfazioni
  • RECENSIONI DEI LIBRI DI HOGWORDS
  • 15 ottobre 1967
  • Weekend a Portici di Carta e Borgo San Dalmazzo
  • AL CIRCOLO DEI LETTORI con GIUSEPPINA VALLA
  • INTERVISTA A PAOLA DE NISCO
  • Presentazioni e Premiazioni...
  • INTERVISTA A MAURO SAGLIETTI
  • In memoria di un amico
  • INTERVISTA A GAETANO PIZZUTO
  • Appuntamenti ed Eventi
  • INTERVISTA A POSTREMO VATE
  • INTERVISTA A DAVIDE GHEZZO
  • INTERVISTA A "ARTE CITTA' AMICA"
  • INTERVISTA A LELLA BARBERO
  • INTERVISTA A DANIEL FALCO
  • INTERVISTA A GIOVANNI FENOGLIO
  • INTERVISTA A MARIA CONCETTA DISTEFANO
  • INTERVISTA A GIUSEPPINA VALLA
  • Novità EDITORIALI
  • CHI E' CLAUDIO CALZONI ?
  • CHI E' PIERGIORGIO TOMATIS?
  • CHI E' FABRIZIO LEGGER Il POSTREMO VATE ?
  • CHI E' ANNA TURLETTI ?
  • CHI E' ALBERTO CASTAGNERI ?
  • CHI E' DANIEL FALCO ?
  • CHI E' GABRIELLA GUMINA ?
  • Consigli Gastronomici
  • Politica e Finanza
  • CULTURA E LIBRI
  • Pedagogia, Gossip e Attualità
  • Innovazione, Scienza e Tecnologia
  • Sport
  • Pinerolese
  • Psicologia, Costume e Religione
  • TEATRO, VIDEO E CENE CON DELITTO
  • Altre recensioni dei nostri autori
  • http://gabriellagumina.blogspot.com/
  • http://associazionegrupposisifo.blogspot.com/
  • Intervista doppia a Claudio Calzoni e Maria Tortonese
  • http://piergiorgiotomatis.blogspot.com/
  • http://libreriahogwords.weebly.com/
  • http://hogwords2012.weebly.com/
  • http://hogwords2009.blogspot.com/
  • http://pgtomatisweb.altervista.org/
  • Incontro con Liliana Rasetti
  • Incontro con il giornalista Hervè Bricca
  • http://groups.google.com/group/hogworks?hl=pl
  • Altre forme di Hogwords...il nostro piccolo Stand al Salone virtuale
  • Nuova pagina
  • intervista a Stefania Lucrezia Fiorelli
Picture

Incontro con il giornalista e scrittore
bolognese
Stefano Andrini

Bologna la Dotta. Ho conosciuto per caso il giornalista scrittore Stefano Andrini. Ho partecipato ad un concorso letterario, "Racconti sportivi 2020" organizzato da Historica Edizioni, di cui lui è il curatore. Vero "Deus ex Machina" della manifestazione, oltre a gestire mirabilmente la pubblicazione del volume ha, in questi momenti di clausura e distanziamento sociale, splendidamente diretto una kermesse in video conferenza con molti autori dei racconti e con la partecipazione straordinaria di attori che hanno letto i brani più interessanti del libro. Ammirato da tanta energia e passione sono venuto, purtroppo solo idealmente, a trovarlo a Bologna, in un posto decisamente meraviglioso, il tetto, ormai adibito a stupendo salotto, della Torre dei Prendiparte o Torre Coronata, che con quella leggermente più alta degli Asinelli, forma la coppia di monumenti che tanto incanta ed infiamma i cuori dei bolognesi (vedi nota a piè pagina). Da quassù si sente respirare la città: si ascoltano le voci multietniche e fragorose degli studenti, siano matricole o eterni goliardi; si vedono gli artigiani al lavoro, le donne che impastano tortellini, le ragazze (non c'è altro posto al mondo per le ragazze) pronte a ballare e divertirsi, si annusa nell'aria il profumo del ragù e del vino delle taverne frequentate da artisti come il compianto Lucio Dalla, Francesco Guccini, Gianni Morandi e tanti, tantissimi altri. Amo Bologna, città natale di mio papà, ed amo il carattere aperto, gioviale, simpatico ed umile dei suoi abitanti.
Davanti ad un aperitivo, nel caldo sole della sera di luglio, lascio sia Stefano a presentarsi, con la mia prima domanda. 

Conosciamoci meglio. Chi è Stefano Andrini? Ci disegni il suo autoritratto.
 
Nasco in Romagna 65 anni fa. Mi definisco un timido incosciente. A partire da quando a cinque anni partecipai a uno dei primi talent per bambini sbaragliando il campo con la mia particolare interpretazione di 24.000 baci. Archiviata in un colpo solo l’idea di fare il falegname e di cantare a Sanremo ho ridimensionato il mio sogno. Da grande, dicevo, sarò giornalista. Ma tra il dire e il fare c’è di mezzo sempre il mare. E prima di realizzare il sogno sono stato in ordine di apparizione dj in una delle prime radio private (qualche frequenza più in là trasmetteva un certo signor Vasco); libraio (specializzato nello scaricare i libri dal furgone agli scaffali). E poi finalmente giornalista: dirette radio, corrispondenze per il giornale quotidiano dettate in cabina telefonica, i primi editoriali. Nell’ultima parte della mia vita il sogno si è un po’ raggomitolato sostituito da altri ruoli: scrittore, curatore di concorsi, addirittura capocomico
 
Come è nata la sua passione per il giornalismo?

Da una convinzione profonda. Non sapendo giocare a carte o a bocce, senza il pollice verde, ho pensato, fin da ragazzo, che il male minore era quello di scrivere. La scintilla è scattata ai tempi del liceo. Dopo anni in cui mi sentivo dire peste e corna della mia scrittura poco fiorita e bizantina al ginnasio il primo tema mi sembrò un segno del cielo. Intervista un personaggio storico a piacimento. Scelsi Giulio Cesare circondato dalle sue favorite. Fu standing ovation. 
 
Perché il suo interesse per l'attività sociale, per la scrittura e la sua voglia continua di portare avanti iniziative letterarie e culturali?

A una certa età dopo aver giocato tante partite non hai più il fiato. Ti fermi in panchina e pensi che potresti fare il mister. Così è stato. Con le mie iniziative ho cercato di dare una mano a qualche realtà in prima fila per affrontare vecchi e nuovi bisogni sociali. E ho iniziato ad allenare i tanti talenti letterari che ho scoperto dall’Alpi alle Piramidi (magari non così lontano). Mettendoli alla prova nei tanti eventi di premiazione diventati nel frattempo veri e propri spettacoli.  Tutto questo senza mai smettere di scrivere perché, lo ammetto, non ne posso fare a meno.
 
Molti nostri lettori sono affascinati dal mondo del giornalismo. Cosa può raccontarci delle sue molteplici esperienze in quel settore?

Sono costretto a smontare un po’ di leggenda. In gran parte il nostro lavoro è come l’ultimo punto delle assemblee condominiali: varie ed eventuali. Poi ci sono i colpi di fortuna, tanta pazienza e grandi capacità di incasso per gli inevitabili ko. Una cosa è certa. Gli scoop si contano sulle dita di una mano. Molto più affollato il rosario degli scoop mancati o impossibili: l’intervista al Papa che hai a un metro di distanza piuttosto che la star del rock seduta a un tavolo vicino al tuo che non riesci a raggiungere per colpa della security. Ma il regalo più grande è stata un’intervista concessa da una mamma alla quale avevano ucciso il figlio. Unica condizione la possibilità di leggere il testo prima della pubblicazione. Seguirono due righe inviate via fax. “Grazie, è come se l’avessi scritto io”.

Entriamo nel personale. Quando ha pubblicato il suo primo libro e quali sono state le sue emozioni a tenerlo fra le mani? 

Nel 2014 per la casa editrice Sensoinverso è uscito “Te Reo”.Un thriller fantapolitico in riva all'Adriatico. Un tourbillon di personaggi, di ammazzati (qualcuno, fortunatamente, solo apparente), di vertiginosi cambi di scena e di ruoli. In Te Reo, titolo allegramente rubato alla lingua maori, appaiono e scompaiono Obama e Putin, il malvagio grande vecchio Sepolcro Imbiancato e il mago Flemma, il saggio giapponese Jan'ni Vuarano e la sfoglina bolognese Annamaria Clementi. Tra un cadavere con la testa mozzata e una piscina riempita di veleno, fa capolino persino il Papa. Coprotagonista della storia, una Rimini rigorosamente non da cartolina. L’emozione a libro stampato? Una rivincita lanciata a bomba contro l’ingiustizia di cui ogni scrittore, a torto o a ragione, si sente vittima.
 
Ha pubblicato altri libri e con quali editori?

Altri due romanzi a chilometro zero sempre con Sensoinverso: Manene e Noa. E poi la collaborazione con Historica. Per questo editore ho curato due libri nati come antidoto alla cucina di plastica. I segreti della cucina dell’Emilia Romagna e della Toscana. Accomunati dall'idea che la cucina del territorio è prima di tutto pancia e memoria. Altro che incubi e apparenza. Sono stati entrambi bestseller: duecento presentazioni, cinquemila presenze, eventi a Londra e a San Francisco. Dal libro sull'Emilia- Romagna l’amico regista Andrea Cavalieri ha tratto una commedia di grande successo La Divina Cucina. E infine “Pukapuka”, un romanzo dedicato a Facebook e alle sue follie scritto con una sorta di supereroe che nella vita quotidiana, come Clark Kent, nasconde la sua vera identità.

I suoi cari come si sentono ad avere un uomo famoso, un giornalista, uno speaker radiofonico e televisivo, uno scrittore in casa?

Orgogliosi e soddisfatti (parole e musica del sottoscritto). Il refrain, in realtà, racconta di un'altra canzone. Rassegnati. Indifferenti al genio (anche in questo caso me la canto e me la suono). Allergici alla fama (che non sempre è oro e non sempre luccica). Con un’unica incrollabile certezza su di me.
E’ un po’ pazzo, ma fino a quando è tranquillo... 

Quali sono, se può dirlo, i suoi rapporti con gli editori dei giornali e con le case editrici con cui collabora?

Gli editori dei giornali sono come i presidenti delle squadre di calcio. Cacciano i soldi e vogliono vedere il cammello. Se non arriva scaricano la colpa sui giornalisti e sul mister del momento. Per quanto riguarda le case editrici sono un “ragazzo fortunato”. Ho pubblicato e fatto pubblicare nel rispetto totale della mia libertà di azione e della mia responsabilità. I risultati di vendite e di immagine ci hanno premiato.

Si sente di dare qualche consiglio ai lettori ed ai giovani che vorrebbero intraprendere la carriera letteraria o quella del giornalista a tutto tondo?

Per un consiglio generale prendo a prestito il pensiero del grande maestro Pupi Avati in un famoso incontro con i giovani.. "Credo che alla vostra età sia fondamentale coltivare i propri talenti. E' importante riuscire a capire la differenza tra ciò che è talento e ciò che invece rimane una semplice passione. La vita acquista un senso soltanto se uno individua il talento che gli è stato donato, altrimenti si rischia di essere destinati a una vita di rassegnazione e frustrazione". 



E un consiglio pratico?

Umiltà, costanza, flessibilità di fronte alla sfide che cambiano alla velocità della luce. Non dimenticando mai che anche un idraulico, col talento della scrittura, può scrivere buone pagine. In ogni caso provarci: lasciando, tuttavia, l’esercizio al trapezio senza rete agli acrobati del circo.
 
Ci parli del futuro. Sta scrivendo, pensando o organizzando cose nuove?

Un nuovo romanzo che rimodula in chiave moderna le amate corde del fantasy e le intreccia con la musica di ieri e di oggi. La ripresa del percorso alla ricerca di storie sulla cucina del territorio. Un concorso letterario nuovo di zecca (tema top secret) insieme alla riproposizione dei gioielli di famiglia: i Racconti a tavola e quelli sportivi. Poi mi piacerebbe mettere a disposizione la mia lunga esperienza per invogliare i giovani e i ragazzi a leggere e a scrivere. Fatti non foste a viver come bruti,. ma per seguir virtute e canoscenza” ci ricorda Dante. E a me sembra un bel manifesto per ricominciare in tempi di analfabetismo dilagante.
 
Per finire ci racconti di questo periodo tremendo del virus. Cosa rimane di questi giorni di quarantena? Con quali speranze e desideri l'uomo, il giornalista, lo scrittore ..... si appresta al ritorno della vita normale?

“Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori” cantava il grande De Andrè. Anche dal letamaio di questo maledetto virus, che ha stroncato vite e bloccato sogni e progetti, sono nate cose impreviste. Come il romanzo che ho scritto online “Tumanako” che in lingua maori significa speranza. Un tentativo, attraverso la fantasia, di ribellarsi al dolore e allo shock della pandemia. La decisione di portare avanti, nonostante tutto, l’ultimo Concorso letterario dedicato ai Racconti sportivi (300 storie e tantissimi ragazzini, altro fiore sbocciato a sorpresa). E infine le parole di un autore che ha partecipato a un evento, la notte dei video, e mi ha scritto: “Volevo ringraziare te e il tuo amico DJ per la notte dei video. Ci avete fatto vedere che non vi arrendete alla tristezza del presente, che non avete realizzato questo evento per distrarci dal virus come fanno tutti. Ci avete aiutato a capire che possiamo fare cose belle adesso, non in un futuro migliore che probabilmente migliore non sarà”.  Nel mio personale ritorno al futuro conto di avere tutte queste cose come buoni compagni di viaggio.
​
Le luci della città si stanno accendendo. La notte, da queste parti, fa fatica a finire. Sotto i portici di via Indipendenza, su Piazza Maggiore, tra i vicoli del centro, nessuno ha voglia di tornare in casa, nessuno ha voglia di andare a dormire. Riposare qui è come perdere tempo. Anche Stefano, abbiamo visto, non ama gettare le ore al vento. Sono felice ed orgoglioso di aver potuto incontrare e fare conoscere al pubblico dei nostri lettori una persona così attiva, vera e incalzante. 
Saluto Stefano Andrini e lo ringrazio per la professionalità, la cortesia e la sincerità dimostrata nell'intervista. Non perderemo occasione di incontrarci di nuovo, ne sono certo.

Claudio Calzoni 

Il luogo di oggi:
​
Costruita nel XII secolo dalla famiglia guelfa dei Prendiparte come ultimo baluardo contro gli attacchi dei nemici la Torre dei Prendiparte o Torre Coronata raggiunge l’altezza di 60 metri, che la rendono seconda solo all’Asinelli. In origine sembra dovesse essere più alta e che sia stata in seguito capitozzata o sospesa per qualche ragione. Grazie ad un recente restauro conservativo, i 12 piani che la compongono sono, ora, perfettamente agibili e la torre rappresenta, assieme alle altre rimanenti, una delle testimonianze più antiche fra le costruzioni di rilievo conservatesi fino ai nostri giorni. Grazie ai tipici mattoni “bolognesi” perfettamente posati dagli abili costruttori ed ai conci di selenite che rinforzano la base, la torre prende l’aspetto di un inespugnabile fortilizio medievale. A lungo contesa nel corso dei secoli, metà del ‘500 per opera del potente Card. Paleotti, la Torre dei Prendiparte venne adibita ad estensione del Seminario Arcivescovile. In seguito, trasferito il Seminario in altra sede, nel 1751 il Card. Lambertini Papa Benedetto XIV la adattò a carcere dell’Arcivescovado per reati contro la religione o che avessero comunque rappresentato un oltraggio alla morale cristiana. Nei locali dove un tempo c’erano queste prigioni della Curia, al terzo, quarto e quinto piano, sono ancora presenti e si possono ammirare, grazie al recente restauro, iscrizioni e graffiti che presentano un colore rossiccio, in quanto venivano realizzati con scaglie del mattone di cui era composta la torre. Sono leggibili iscrizioni, lamentazioni ed allegorie tracciate sull'antico intonaco settecentesco. I primi tre piani furono invece trasformati in civile abitazione alla fine del ‘700 quando la Torre fu confiscata alla Curia da parte delle truppe napoleoniche. A quel periodo vanno fatte risalire le modifiche più recenti, che con l’apertura di grandi finestre permettono una agevole permanenza. Salendo fino all'ultimo piano, su per scale comode e sicure, si può raggiungere un’ampia terrazza che, grazie ad un sicuro parapetto, permette di affacciarsi e ammirare la splendida vista dei tetti e dei monumenti, delle colline e della pianura di Bologna. La Torre vive ora una nuova vita: adattata con un attento e rispettoso recupero alla permanenza di Ospiti viene utilizzata come Dimora di pregio per eventi e soggiorni di grande fascino e suggestione. 
nota di Stefano Andrini.
Fornito da Crea il tuo sito web unico con modelli personalizzabili.