Portici di Carta 2022
Torino si veste di libri



Come tutti gli anni la città di Torino accoglie, tra i suoi più centrali e prestigiosi portici, quelli di via Roma, Piazza San Carlo e Piazza Carlo Felice, una delle Kermesse culturali più belle al mondo. Questa Edizione di Portici di Carta si annuncia già da record, per editori partecipanti, per bancarelle presenti, per interesse preventivo di pubblico e di operatori del settore. La bellezza della normalità, oserei dire, sta nella capacità di accoglienza e nello splendore delle tante, tantissime bancarelle presenti che, dietro il sorriso degli editori e la quantità abnorme di libri esposti, di tutti i generi, di ogni tempo e luogo, regaleranno al visitatore l'occasione di immergersi in una confusione quasi mistica, tutta rivolta verso la cultura della pagina stampata, della copertina accattivante e della parola, intesa come logos, finalmente uscita all'aria aperta a creare dubbi e sorrisi. Personalmente credo che gli eventi fieristici (e Portici di Carta non è che la costola del Salone del Libro, fiera per eccellenza, luogo ove cultura, mercato, media e amenità si mescolano e si trasmutano nell'happening, nella spasmodica ansia di acquisto, nella disperata ricerca di un panino e di una stretta di mano con l'autore famoso, per non parlare dei selfie con l'opinionista televisivo e delle code al bagno) fanno assolutamente bene al cuore di chi vi partecipa, sia da fruitore, sia da interlocutore o da proponente. E tra il miele biologico, il volumetto disegnato per bambini, il Manga originale ricercato da millenni e una quantità inverosimile di romanzi, saggi, poemi e mille altre interessanti stupidaggini, il torinese, spesso anche il turista, avrà finalmente la conferma che è la confusione, lo stare insieme, lo scambio di idee e di soldi a generare il movimento, a costruire la Cultura con la C maiuscola. Per un paio di giorni, quindi, il grande distributore mondiale, l'acchiappa mercato, il mostro celato in ogni anfratto della nostra ormai consunta vita consumistica, starà alla porta a guardare la gente, di ogni ceto, cultura e partito politico, riempire una città e vivere, finalmente e più o meno consapevolmente, una festa. Una festa dedicata al libro, allo scrittore, all'editore ed al lettore, finalmente. 
In questa festa, che ci auguriamo possa essere redditizia per le anime e le coscienze dei presenti, e per le tasche degli espositori, ci saremo anche noi delle Edizioni Hogwords. Oddio, si chiederà il lettore, ma chi saranno mai?
Bene, ci presentiamo.
Le Edizioni Hogwords hanno sede a Cantalupa (To) e sono dirette e impersonate nella figura maestosa di Pier Giorgio Tomatis, romanziere, saggista e soprattutto esperto ex libraio. La produzione di questa casa editrice, ormai, ha raggiunto una forza devastante, e l'editore, oltre a contare sull'esperienza narrativa e poetica dei suoi tanti autori, ha saputo introdursi nel nuovo mondo commerciale scoperchiato dalle nuove tecnologie. Il catalogo proposto ora, proprio sulla più grande piattaforma commerciale e libraria del mondo, è impressionante ed ha un respiro internazionale, visto che moltissime opere vengono proposte in vendita anche tradotte in molte lingue parlate sul globo terracqueo.  Sarebbe bello parlare dei romanzi a catalogo e di chi li ha scritti, della quantità dei temi proposti nei libri della casa, tanto che il menù ha in programma thriller e storie gotiche, viaggi interstellari e cronache storiche, introspettive psicologiche e trattati religiosi, libri di ricette e analisi sportiva. Autrici, tante, riempiono le pagine di storie d'amore e di fragilità, autori colti si cimentano in descrizioni di lontani tempi storici, altri in complicati thriller moderni. Ci sono tante novità, e belle, come le riedizioni di classici curate dagli autori della squadra, che danno lustro alla scuderia, e pienezza al catalogo. Il tutto disponibile, come si dice oggi, on line, e presso qualche libreria torinese che ha apprezzato lo sforzo. Ma come sarà divertente farci scoprire dai lettori, dai curiosi, o dagli appassionati dei vari generi letterari, proprio durante la festa, la fiera di Portici di Carta. Vi aspettiamo sotto i portici di Piazza San Carlo, giusto di fronte all'entrata del Nuovo Museo della Banca San Paolo. Sarà una bella occasione per presentarci, e presentare un vera eccellenza del nostro territorio, fatta di lavoro duro, immaginifici paesaggi, e tante , tantissime ore di scrittura per far volare il lettore oltre questa ingrata, e abbastanza modesta, forse triste, realtà.
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Claudio Calzoni 

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