Incontro con Lella Barbero
Conosciamoci meglio, chi è Lella Barbero? Lella Barbero è il mio pseudonimo, la mia alter ego scrittrice, la mia anima liberata. Il mio vero nome è Graziella Bevilacqua, sono nata a Torino e ho vissuto molto in provincia, a Castagnole Piemonte. Dopo essermi dedicata a una attività commerciale mi sono avvicinata alla Pittura, dipingendo quadri delicati e raffiguranti soprattutto paesaggi, fiori e animali. Amo vivere a Torino nel quartiere di Via San Donato, vero centro sociale della città. In questo quartiere popolare ma profondamente piemontese sono nate le prime fabbriche lungo la Dora, i primi cinema fuori dal centro, le piole, le trasgressioni, i santi, come Don Bosco. Un quartiere che emana la fierezza sabauda della povertà vissuta con dignità assoluta ( ndr. mi commuovo un po' pensando che nel 1892 mio nonno era nato in una di queste case e non era anche lui ricco...). Insomma, sono una donna fortunata che si sente ancora baciata dall'Arte e dalla voglia di fare, di esprimermi, e sono felice di poterlo fare. Come è nata la sua passione per la scrittura? Sentivo che la pittura in qualche modo mi stava stretta. Ho provato a scrivere e ho improvvisamente conosciuto un mondo bellissimo, che mi permetteva di esprimermi al meglio, di sfogare le ansie e le passioni covate per tutta una vita. Ho trovato nella scrittura una dimensione anche terapeutica che consiglio a tutti. Raccontare sentimenti, ricordi, ansie e turbamenti dell'anima è un vero toccasana per la mente. Quando, poi, sento che i lettori vivono le mie pagine intensamente, immedesimandosi con forza nei miei personaggi sono ancor più felice. Vuol dire che vivono con me le storie che racconto. Quando ha pubblicato il suo primo libro e quali sono state le sue emozioni a tenerlo fra le mani? Il mio primo, e per adesso, unico libro "L'Amore tra Lacrime e Sorrisi" è uscito nell'Aprile di quest'anno (2019) ed è per me fonte di gioia vera, di felicità. Non posso raccontare quanto sia stata contenta quando l'ho stretto per la prima volta tra le mani, quando l'ho sfogliato con soddisfazione. Come la tela bianca aspettava le mie pennellate per prendere forma, colore, vitalità e immagine, così la pagina bianca aspetta le mie emozioni, le mie storie, i miei pensieri che diventano parole, semplici, comprensibili a tutti e raggiungono il cuore. Sì, quando l'ho visto stampato, con in copertina uno dei miei dipinti preferiti sono proprio stata felice! Quali sono i motivi per cui lo ha scritto, quali le ispirazioni? Ho vissuto una vita piena di tutto. Ho ricordi ed esperienze da raccontare, e storie che hanno attraversato i miei passi, le strade percorse da me e da tanti conoscenti e amici. Il ritrovamento del diario di un soldato, di un ragazzo che durante il servizio militare non pensava ad altro che al suo amore lontano, amore inconfessabile e forse non corrisposto, mi ha permesso di far scrivere due lunghe lettere alla ragazza dei suoi desideri che, già donna, ha avuto tutta un'altra vita. Come se i due cuori, destinati alla felicità, si fossero separati in un tempo lontanissimo e improvvisamente ritrovati anni dopo, rinnovando i sentimenti e la dolcezza di un tempo. Certo, la vita ha riservato alla protagonista prove difficili, soprattutto per il rapporto che la lega con un marito duro e vendicativo e il libro vive sul filo sottile che lega la donna al passato ma che le apre speranze per il futuro. Purtroppo nel libro, come nella realtà, non mancano le lacrime, il destino è spesso crudele e non guarda in faccia nessuno, nemmeno gli innamorati. Questo è tutto, sennò vi racconto troppo... I suoi cari come si sentono ad avere uno scrittore in casa? Credo che siano felici di vedermi felice ma non fanno salti di gioia. Quali sono i suoi rapporti con la casa editrice di Pier Giorgio Tomatis? Direi ottimi. Pier Giorgio ha saputo darmi la forza di entrare in un mondo nuovo, quello della Letteratura. Mi ha convinto a diventare "tecnologica", ho persino appena comprato un computer per scrivere!!! Si sente di dare qualche consiglio ai lettori e ai giovani che intraprendono questa carriera? Quello che posso dire è di lasciarsi andare. Scrivere può essere una grande valvola di sfogo delle proprie ansie, dei timori e delle paure che ci condizionano la vita. Scrivere, soprattutto se si hanno buone basi tecniche e scolastiche, è una bella terapia, oltre che un modo per guadagnarsi la stima degli altri e, soprattutto, quella in noi stessi. Lella Barbero mi ha accolto nella sua casa di Via San Donato con affabilità e simpatia eccezionali. Alle pareti, i quadri di Graziella Bevilacqua emanano colori, vibrazioni e raffinatezze inusuali. Sembra di vivere nei paesaggi, nei volti e nei fiori le emozioni raccolte, dolcissime. Quelle emozioni che diventano forti quando scrive Lella Barbero. Una donna, due donne, le donne. Quante cose hanno dentro le donne, quante vite, quanti sogni, quanti amori? Mi racconta che sta scrivendo nuove storie d'amore e di vita, mi dice che ormai la scrittura ha soppiantato la pittura nel suo cuore d'artista. E' 'tardi, ora vado e saluto la Pittrice e la Scrittrice. Anche oggi ho conosciuto una parte del cuore che anima il mondo e ne sono felice. Grazie. Claudio Calzoni |