Intervista a Elena Lowenthal, direttore della "Fondazione Circolo dei lettori" di Torino.Incontro il direttore della Fondazione del Circolo dei Lettori di Torino, la Dottoressa Elena Lowenthal, nella splendida sala che fa da anticamera a tutte le varie sale usate per le presentazioni e gli eventi della sede torinese del Circolo. La Fondazione del Circolo dei lettori è, senza ombra di dubbio, una delle realtà culturali più famose e prestigiose della città sabauda ed ha sedi anche a Rivoli e Novara. La sede torinese oltre ad essere una fucina di eventi culturali e mondani è un vero gioiello architettonico, un'isola bellissima carica di emozione e poesia posta in pieno centro a Torino. Il Circolo è meta preferita di tanti artisti, letterati, giornalisti e poeti, indubbiamente affascinati, come il pubblico sempre numeroso, dall'atmosfera del luogo e dalla professionalità di chi, con passione e dedizione, lo cura e lo anima. Indubbiamente rapito dalla maestosità delle sale e dall'accoglienza della Dottoressa, inizio l'intervista che mi ha gentilmente concesso.
Carissima, ecco alcune domande che ho elaborato con la collaborazione dell'Editore Pier Giorgio Tomatis. La Fondazione Circolo dei Lettori si appresta a lanciare una serie di iniziative per confortare la Crisi Culturale che stanno vivendo le Case Editrici Piemontesi. Ce ne volete parlare? Cosa possono fare le istituzioni pubbliche, a suo parere, per aiutarvi in questa mission e aumentare la richiesta di Cultura del cittadino medio e le proposte per accontentarla? In questo momento così difficile per la collettività, nel pieno di un'emergenza sanitaria mondiale che sta mettendo a dura prova tutti, la Fondazione Circolo dei lettori tiene fede alla sua missione di promozione e valorizzazione della cultura attraverso molti progetti, tra cui Hangar Book: è una realtà unica in Italia ed è dedicata interamente al sostegno della piccola - e preziosissima - editoria locale. Nasce dalla collaborazione tra la Fondazione Circolo dei lettori e la Fondazione Piemonte dal Vivo ed è una delle linee di intervento del programma Hangar. Re-inventare il futuro dell'Assessorato alla Cultura e Turismo della Regione Piemonte. Il progetto è rivolto a tutte le case editrici piemontesi: ogni sei mesi, attraverso una call pubblica, vengono selezionate 5 case editrici che desiderano sviluppare nuove capacità e competenze manageriali al fine di migliorare la propria impresa. Un aiuto mirato che ha delle ricadute positive sul territorio e che contribuisce, direttamente e indirettamente, ad aumentare cooperazioni tra realtà diverse, produzioni editoriali e offerta culturale. La promozione di project management e comunicazione strategica che progetti come questi incrementano, credo siano un aiuto e uno stimolo prezioso. Si parla molto di 5G ma poco di come e perché usarla. Voi che opinione vi siete fatti in proposito? Il tema è ampiamente dibattuto ed è per questo che non vogliamo entrare nel merito: su argomenti così importanti e mirati bisogna lasciare che si esprimano gli esperti. Ci teniamo, però, a precisare e ribadire quanto il digitale, nella sua complessità, sia stato indispensabile per noi non solo nei mesi di lockdown ma anche in quelli immediatamente successivi. Internet e le nuove tecnologie comunicative che abbiamo a disposizione sono degli strumenti utilissimi e preziosi per arrivare laddove siano imposte distanze sociali, geografiche o sanitarie. Tutto questo non per "archiviare" le opportunità di aggregazione e incontro dal vivo - che restano indispensabili - ma solo per valorizzarle e completarle offrendo nuove chance e altri scenari. Se l'Editoria è in crisi occorre smettere di editare libri e fare un altro mestiere oppure...? Sono le piccole azioni quotidiane che fanno la differenza. Bisogna resistere alle crisi combattendo, ad esempio per la promozione della lettura portando avanti tutte le occasioni (festival, rassegne, incontri, dibattiti etc) in cui la cultura è centrale e viene valorizzata per essere messa al servizio delle persone e delle comunità. Non bisogna mollare la presa pensando di cambiare mestiere, bisogna rimettersi in gioco e tenere duro perché l'editoria non è solo un mercato, è una risorsa educativa e sociale indispensabile per tutti, soprattutto per le nuove generazioni. Come possiamo immaginare un mondo senza libri, librerie, biblioteche? Amazon ha indetto un Concorso Letterario impattante. La Fondazione Circolo dei Lettori può/vuole fare altrettanto? Proprio qualche giorno fa ho avuto l'opportunità e il piacere di partecipare alla serata finale del premio Incipit Offresi, organizzato dalla Regione Piemonte, mentre recentemente abbiamo consolidato partnership con realtà come il Premio Alassio e la Notte Bianca del Libro di Potenza. La Fondazione è attiva e presente su questo tema e stiamo lavorando intensamente per essere sempre più presenti e completi. E nel futuro mai dire mai! Solo per esempio le faccio presente la mia personale esperienza: durante quest'anno solare sono usciti tre miei libri , i romanzi "L'Altro Dio ovvero se il Re dei Re..". e "La Traccia del Fuoco" con le edizioni Hogwords ed il saggio "I Luoghi del Toro" edito da Yume Book, probabilmente ad Agosto uscirà anche il seguito della "Traccia del Fuoco" e purtroppo mi trovo nell'impossibilità di fare conferenze, presentazioni, incontri in libreria e non ho la minima idea di quando tutto il mercato potrà ripartire. Non mi dispero, nulla vale il rischio della salute, ma non sono certo felice. Come me sono in tantissimi gli autori, i conferenzieri, gli esperti a cui mancherà anche fisicamente il contatto con la folla degli stand del Salone e delle sale del Circolo dei Lettori, e le serate il librerie e biblioteche. La cultura libera e indipendente, dopo questo inconveniente, sarà sostenuta con iniziative pubbliche o si troverà, come al solito, obbligata a muoversi da sola e a bussare a porte che normalmente rimangono chiuse? La Fondazione Circolo dei lettori è già ripartita, anche se con cautela e tutte le prudenze del caso: abbiamo riaperto lo scorso 15 giugno e guardiamo al futuro e alla riapertura - dopo la pausa estiva - del 1° settembre. E' fisiologico che una crisi pandemica come quella che stiamo vivendo porti a una contrazione e a un rallentamento dei ritmi. Detto questo la Fondazione tutta, con le sedi di Torino, Novara e Rivoli, è e sarà sempre casa e porto sicuro per gli editori, in particolar modo quelli piemontesi, a cui siamo legati da profondo affetto. Stiamo lavorando alacremente per arricchire sempre più la nostra programmazione e li aspettiamo a braccia aperte per accoglierli e ospitare presentazioni e incontri. Un segnale di speranza...quale potrebbe essere per lei? Un segnale di speranza, nel nostro piccolo, è rappresentato - e lo diciamo con enorme orgoglio e ringraziando istituzioni e partner per il supporto e l'aiuto prezioso ricevuto - da tutta la programmazione autunnale che siamo riusciti a difendere e portare avanti anche in quest'anno così complesso e incerto. Abbiamo già annunciato, infatti, importanti appuntamenti come Torino Spiritualità, Il Festival del Classico e Scarabocchi, tre momenti a settembre, novembre e dicembre che saranno ricchi di incontri, ospiti e autori. Quale migliore segnale di speranza se non quello di guardare al domani e al futuro? Vorrei, per finire, chiedere qualche doverosa informazione per i nostri lettori: ora il Circolo è aperto? Ci sono restrizioni per l'accesso fisico ai locali? Il servizio accoglienza (bar e il resto) è attivo? Un calendario degli eventi è già pronto? Certo, Claudio, le sedi di Torino e Novara della "Fondazione Circolo dei lettori" hanno riaperto al pubblico lo scorso 15 giugno, naturalmente seguendo tutte le direttive sanitarie che sono state indicate dalle istituzioni. La programmazione non si è mai interrotta, nemmeno durante il lockdown, grazie alle grandi opportunità che il digitale e i social offrono (dirette live, interventi registrati, lezioni online etc) e al lavoro instancabile di tutto lo staff. L'accesso fisico ai locali è severamente regolamentato, come detto sopra, dalle nuove normative (è obbligatorio indossare la mascherina, misuriamo la temperatura all'ingresso, abbiamo drasticamente ridotto i posti a sedere, la prenotazione per gli incontri è obbligatoria etc.) Le stesse condizioni valgono per il Barney's, Il bar del Circolo dei lettori, qui tutte le info: https://torino.circololettori.it/barneys-bar-circolo-lettori-torino/ Il 28 luglio, inoltre, abbiamo lanciato un ricco comunicato stampa sulla ripartenza autunnale, in cui abbiamo annunciato la riapertura il 1° settembre; la data della conferenza stampa di presentazione della nuova stagione (che si terrà l'8 settembre in presenza nella sede di Torino del Circolo dei lettori e anche in diretta streaming); il ritorno dei nostri importanti gruppi di lettura; i primissimi incontri con grandi autori, come Corrado Augias e Javier Cercas; i festival autunnali (Scarabocchi. Il mio primo festival, in programma dal 18 al 20 settembre a Novara - Torino Spiritualità, in programma dal 24 al 27 settembre a Torino - Festival del Classico, in programma dal 29 novembre al 4 dicembre). Ringrazio la Dottoressa Elena Lowenthal per la cortesia e la disponibilità dimostrata verso la nostra rivista e, soprattutto, verso i nostri lettori. Nella speranza di poter rivivere, al più presto, la gioia delle presentazioni, delle conferenze, degli incontri in queste bellissime sale e di poter tornare a respirare quest'aria carica di cultura, di saggezza, d'immaginazione e libertà, saluto la mia cortese ospite. Invito i lettori, e tutti i piemontesi ed i turisti che si avvicineranno alla città, a venire a visitare, anche solo un attimo, questo luogo storico e affascinante della Torino che più ci piace e ci affascina. Lasciatemi comunicare una bellissima notizia che arriva in redazione poco prima di andare in rete. La famosa iniziativa di "Portici di Carta" che riempie, durante l'autunno, il centro della città sabauda di cultura, portata in esposizione dai banchetti degli editori e dei librai quest'anno si farà! Seguendo le norme di sicurezza e facendo molta attenzione i portici di via Roma verranno, di nuovo e come ogni anno, invasi dalle bancarelle cariche di libri, di emozioni, di racconti e poesia che tanto ci interessa ed appassiona. La cultura e la bellezza salveranno il mondo, ne sono certo. Claudio Calzoni |