Incontro con Daniele BaronDANIELE BARON, spirito libero e libero scrittore, tra filosofia e letteratura.
Daniele Baron è un autore del nostro territorio subalpino. Nato a Pinerolo nel 1976, vive a Villar Perosa, in Val Chisone. Laureato in Filosofia, è sposato ed ha tre figli. Svolge la professione di impiegato comunale ma la filosofia e la letteratura sono le sue grandi passioni. Ha già pubblicato due libri, entrambi con la casa editrice Il Seme Bianco: "Il cantico di Hermes" (poesie e prose poetiche), un volume miscellaneo, con riferimenti filosofici e alchemici; il romanzo "Mise en Abyme", di genere giallo. Attualmente sta scrivendo romanzo storico. CHI È IL POETA DANIELE BARON? Sono uno scrittore non vincolato a un preciso genere letterario. Sono un poeta e un autore che, tramite la forza e l'efficacia della parola scritta, cerca di conoscere se stesso e il mondo. QUALI SONO I TUOI POETI E SCRITTORI PREFERITI, QUELLI CHE HANNO CONTRIBUITO NOTEVOLMENTE ALLA TUA FORMAZIONE CULTURALE? Tra gli stranieri, sono stati molto importanti, per me, autori come Sartre, Camus, Bataille, Nietzsche, Baudelaire, Rimbaud. Tra i poeti italiani, sono stati di rilievo Leopardi, Campana, Ungaretti, Papini, Marinetti. Molto importanti anche le avanguardie di inizio Novecento: Dadaisti, Futuristi, Surrealisti. SECONDO TE, CHE COSA È LA POESIA? Io ho iniziato a scrivere poesie intorno ai 16 anni e da allora non ho più smesso. La poesia è lo strumento migliore di cui disponiamo per esprimere, nel modo più efficace possibile, pensieri e sentimenti legati a determinati momenti dell'esistenza umana. HA ANCORA UN SENSO, IN QUEST'EPOCA DIGITALE E VIDEOCRATICA, SCRIVERE POESIE E ROMANZI? Certo, assolutamente, e il senso è dato dal fatto che c'è ancora bisogno di Letteratura. La rivoluzione digitale e l'onnipresenza dei computer e dei video nelle nostre vite, secondo me, non hanno affatto sostituito l'arte letteraria. Semmai, l'hanno impoverita per certi aspetti e arricchita per certi altri ma non potranno mai sostituirla completamente. La Letteratura continuerà a vivere. CHE CONSIGLIO DARESTI A CHI, OGGI, INTENDE AVVICINARSI AL MONDO DELLA POESIA? Innanzitutto, leggere, leggere, leggere tantissima poesia e conoscere le opere dei grandi poeti che ci hanno preceduto. Poi, buttarsi nel vortice della scrittura e dell'ispirazione poetica senza aver timore o troppo pudore di esprimersi, perché il poeta deve essere se stesso. Per ottenere dei buoni risultati in campo poetico e letterario, bisogna dare pieno sfogo alla spontaneità creativa, avendo ben presente, però, che occorre costantemente accompagnarla con studi e letture continue. Intervista a cura di Fabrizio Legger. |