Carissimi lettori, affezionati amici.
Questa Pasqua non è stata certo facile o serena. Il Virus, la malattia, la clausura, hanno creato problemi enormi per tutti. Inutile ricordare quanto l''impossibilità di vedersi e abbracciarsi, di festeggiare assieme alle nostre famiglie uno dei giorni più importanti del nostro calendario, siano state condizioni molto difficili da accettare sia moralmente che fisicamente un po' per tutti. Il senso di solitudine, di abbandono, di immobilità di questi giorni è stato effettivamente molto forte e molto sentito, soprattutto dagli animi più sensibili. Ora la Gazzetta di Hogwords, organo ufficiale della omonima casa editrice, dopo aver pubblicato su queste pagine molti pensieri, poesie e riflessioni di amiche scrittrici e amici scrittori, personaggi del mondo della cultura torinese e giornalisti importanti, ha proposto, per ridare voce alle emozioni degli artisti e degli affezionati lettori, di chiedere alle menti immaginifiche e prolifiche degli amici di "raccontare il prossimo Natale". Certo non è un concorso a chi la spara più grossa e non siamo nemmeno una agenzia di scommesse per cui vince chi ci azzecca, chi va più vicino alla descrizione di cosa succederà fra 8 mesi. Le speranze del direttore risiedono tutte nel "cuore" di chi si cimenta con questa iniziativa. Le riflessioni , i racconti, le piccole o grandi opere, potranno arrivarci anche in formato video, e saranno pubblicate su questa pagina, e sul canale You Tube della Gazzetta di Hogwords. Da buon vecchio mestierante non mi permetterò di giudicare, intervenire o non pubblicare qualcosa, lasciando liberissimi tutti gli artisti di dire, e scrivere, nei limiti della decenza e delle regole dell'educazione, ciò che pensano o credono succederà nel loro personalissimo Natale 2020. Oggi la pagina è tutta declinata al femminile. Presentiamo le riflessioni disinfettate e ironiche di Paola Alessandra Taraglio, la voglia di tornare al mare siciliano di Renata Cardillo e la gioia di condividere la festa con i bambini di Giuseppina Valla. Un saluto e buona lettura. Claudio Calzoni |
Paola Alessandra TaraglioIl mio NATALE 2020...
Il Natale è arrivato anche quest’anno; strano Natale questo perché è il primo dopo il Covid 19 che aleggia ancora anche se non imperversa più, pare. L’albero di Natale è pronto e come decorazioni ci sono le mascherine protettive di tutti i tipi e fantasie e di tantissimi colori. Babbo Natale ha la sua maschera bianchissima e pure Maria, Giuseppe e il Bambinello sono “mascherati”. Non si sa mai cosa può succedere e siamo sempre su “chi vive”! Tutto è stato minuziosamente disinfettato dagli arredi a piatti e bicchieri e nell'aria c’è un leggero profumo di “Alcolin 19” una nuova essenza che va molto di modo in questi ultimi tempi. I miei invitati, parenti stretti compresi mi hanno inviato i risultati degli esami del sangue, recentissimi, e l’esito dell’ultimo tampone con il certificato di immunità e quello vaccinale. Verranno muniti di visiera trasparente che coprirà loro in volto ma lascerà libera la bocca, giusto il tempo per pranzare, e guanti di lattice colorati di verde e di rosso che sono i colori del Natale e saranno vestiti rigorosamente con tute sempre dello stesso colore in tono con calze tattiche usa e getta. Le scarpe le lasceranno fuori dalla porta in un apposito contenitore che ho comprato di recente il ben noto “Sterilizzantis” che assicura il massimo dell’igiene a ciò che gli infili dentro, sempreché non lo sciolga del tutto, ma sono cose che capitano perché è ancora in fase sperimentale. Devo ricordarmi di disinfettare il cane e dargli la pastiglia “Pur Alitin”; debbo dire che non gli piace molto ma almeno sono sicura che non ha nemmeno un virus in bocca. Il menù sarà più o meno lo stesso degli anni scorsi salvo l’antipasto che prevede, al posto del vitello tonnato e dell’insalata russa, capsule di vitamine di ogni tipo, qualche antipiretico ed un antivirale ad ampio spettro. Per il resto sarà tutto come sempre, un normale Natale in famiglia insomma. I regali li ho comprati tutti, ma solo per i familiari più stretti: la crisi economica si fa sentire forte e i soldi sono davvero pochi e quindi si fa quel che si può ma tanto basta il pensiero. Poi le code per entrare nei pochi negozi aperti al pubblico sono folli, la merce troppo cara e sui siti di vendita on line non si può più acquistare nulla perché sono talmente pieni di lavoro che prevedono consegne tra due mesi. Quindi regali pochi e solo utili per la salute come le mascherine di ultima generazione per portatori di occhiali: non fanno appannare le lenti e permettono di vedere grazie ad appositi mini tergi cristalli che detergono il vapore acqueo. Poi due preziosi test rapidi antivirus, il regalo più impegnativo, e alcuni guanti di lattice foderati all’interno da calda lana disinfetta dedicata ai più freddolosi; poi ho acquistato coloratissimi soprascarpe sterilizzati, da indossare quando si va in visita, che possono essere ridisinfettati sino a dieci volte e questo è un bene visto quello che costano! Per ciascuno degli ospiti in omaggio una piccola bottiglietta di liquido igienizzante come ricordo della serata con la scritta “Natale 2020 Cov” per segnare l’epoca in cui stiamo vivendo. Ora si è fatto tardi e mi devo vestire alla svelta; indosserò la mia tuta sterilizzata, ovviamente, di colore rosso con bordi bianchi e cappuccio incluso e anche guantini di lattice su cui ho dipinto le unghie di rosso per essere in tono e voilà il Natale 2020 è servito. Buon Natale a tutti e ricordate di mantenere la distanza di sicurezza per favore perché altrimenti sono guai seri. P.S. Spero proprio che il Natale 2020 sarà come il Natale di ieri e i Natali di sempre e della tradizione e prego perché possa essere così. Bisogna crederci per continuare a vivere normalmente e ritrovare la serenità perduta. Paola Alessandra Taraglio Torino 20 aprile 2020 |
Renata CardilloCome mi vedo fra 8 mesi... Come in un sogno il prossimo Natale sarò in Sicilia, nella mia casa al mare, dopo tanti anni di lavoro a Torino, ritornerò a casa. Finalmente a casa mia. Insieme ai miei affetti più cari. E guarderò il mare dal mio terrazzo, e sentirò grande e potente la sua voce, il suo profumo, la sua sconfinata bellezza. E guarderò anche l’Etna, sfondo della mia infanzia, luogo magico di incredibile energia... Ma non dovrò rinunciare al mio lavoro, perché potrò farlo altrove. I tempi sono cambiati, la tecnologia ha fatto prodigi, dunque potrò svolgere il mio dovere, praticato fin ora tra le mura di in un grigio ufficio di città, anche da altre parti e non dovrò rinunciare ai miei amici, né alle Alpi, né al Po, né alla mia amata e meravigliosa Torino che come una madre mi ha accolta fra le sue larghe braccia ancora ragazza regalandomi mille doni preziosi. Porterò tutto nel cuore...l’indispensabile, ciò che serve per vivere...l’amore, Renata Cardillo Torino 20 aprile 2020 |
Giuseppina Valla
Buon Natale 2020 ai nostri bambini! Solo un amico come Claudio Calzoni, persona capace di grandi sentimenti e umanità, poteva proporre agli scrittori di Hogwords di parlare del Natale, una festa che, per credenti o non, rappresenta di certo il cassetto ideale da cui trarre le emozioni più forti, pronte a far breccia sicura nei nostri affetti. Il 2020, una data che quando l’ho vista riportata in grande sulla mia agenda, mi ha subito ispirato fiducia e buon auspicio, avrà davvero un Natale particolare e indimenticabile...A distanza di quasi otto mesi dall’evento, con l’anno formato dai due venti mi sento, però, veramente indignata perché, con il sopraggiungere del coronavirus, mi ha giocato un brutto tiro, uno scherzo di cattivo gusto… Quello che mi infastidisce maggiormente è che non l’ha rivolto solo a chi come me, con molte decine di anni sulle spalle, ha fatto l’abitudine ai momenti no della vita, ma l’ha riservato al mondo intero, ai grandi e ai piccoli. Proprio a questi ultimi, costretti per la chiusura forzata delle case a vivere quasi come invisibili in ambienti e circostanze familiari non sempre confortevoli, va il mio pensiero. Senza più giochi all’esterno, senza più scuola, senza più contatto diretto con la natura, senza gli abbracci dei loro Amici e dei loro Nonni, i nostri bambini hanno dovuto cambiare, all’improvviso, la loro quotidianità. Tutto si è modificato intorno e, per le problematiche insorte soprattutto a livello economico, non senz’altro al meglio! Auguro quindi che in questo Natale i loro desideri, non solamente per la quantità di regali ben confezionati messi sotto l’albero e magari comprati all’ultimo momento nei grandi magazzini, vengano rimessi al centro delle nostre attenzioni! Se è vero che, come dice una ricerca fatta in Nuova Zelanda, i ricordi dei bambini si fissano nella loro memoria anche prima dei due anni, toccherà a noi adulti, con o senza mascherine, più che mai in quei giorni stimolare e condividere con amore le loro esperienze. Se ci mettiamo nel giusto atteggiamento di ascolto, i bambini raccontano volentieri e risulterà per noi più facile capire le loro emozioni, controllare le loro paure, limitare al più possibile le loro ansie. Solo così il Natale 2020, nonostante tutto, sarà per loro e per noi un bel momento da ricordare! E auspico che proprio a Natale, i genitori, liberi dallo smart working e dagli altri impegni, che tutti speriamo allora siano stati ripresi, abbandonino per qualche ora la seppur grande e apprezzata tecnologia, per riempire di emozioni gli occhi non sempre gioiosi dei loro piccoli con la lettura, l’interpretazione, l’illustrazione delle filastrocche e dei racconti natalizi. Insieme ai figli potranno tornare bambini e ritrovare, dopo tanta sofferenza, la forza di sognare un mondo migliore! Giuseppina Valla Castagnole Piemonte 20 aprile 2020 |