Una follia, una pura e semplice follia, ma se tutto in questi tre mesi folli sta cambiando, se tutto si è modificato non dobbiamo per forza soccombere, non possiamo fermare totalmente la nostra vita, i nostri interessi, le nostre piccole gioie.
Il Salone del Libro di Torino è da sempre una grandissima e bella vetrina sul mondo editoriale e culturale del nostro paese ed internazionale.
Poter incontrare gli editori, gli autori, gli scrittori, i personaggi importanti a passeggio tra gli stand o in affollatissime conferenze, magari riuscire ad intavolare piccole conversazioni o strappare un sorriso o un autografo era un motivo valido per entrare al Lingotto e perdere le giornate.
Per chi, come me, ha la fortuna d'aver scritto e pubblicato dei libri, entrare in quel turbinio di folla con la speranza di essere  riconosciuto o di incontrare persone a cui presentare il proprio lavoro nel contesto era veramente l'evento più importante dell'anno. La quattro giorni estenuante del Salone, soverchiava qualsiasi impegno di lavoro o di famiglia.
Essere lì, in compagnia dei grandi, con il tuo nome scritto sulle locandine di presentazione delle conferenze, era una emozione a cui, dopo molti anni, era veramente difficile abituarsi.
Quest'anno Maggio sarà un mese tristemente vuoto.
Forse si riuscirà a fare qualche passeggiata in più, potremo ritornare a comprare nei negozi evitando code chilometriche, ma il Salone del Libro non ci sarà, e questo è un grosso colpo per tutti.
L'editoria in crisi non avrà la sua piccola valvola di sfogo e di visibilità, i personaggi abituati al presenzialismo ed alle folle plaudenti si rotoleranno in casa tra il divano e la cucina, sfoggiando pillole di saggezza ai monitor freddi degli internauti, gli scrittori emergenti non avranno neppure l'illusione di mettere il naso fuori dal pentolone in cui stanno annegando ed i venditori di panini non potranno vendere le misere due fette di prosciutto al prezzo del Caviale del Volga. Purtroppo.
Inoltre l'edizione di quest'anno, incredibilmente titolata, con molto anticipo, "Altre forme di Vita" sarebbe stata per il sottoscritto un'occasione incredibile, una edizione storica. Avrei potuto presentare ben tre (dico tre) libri nuovi usciti quest'anno, cosa da buttarsi per terra dalla gioia. Soddisfazione negata, rimandata certo, speriamo all'autunno.
Nulla a che fare , però, con Maggio. Il rituale dell'ingresso al Salone, il classico temporale, il sole caldo, la ricerca del posteggio, il peso delle copie dei libri, l'affanno e il terrore di parlare in pubblico, la gioia di rivedere amici, professionisti in gamba umilissimi e qualche collega di avventura che si atteggia a divinità terrena. I ragazzi delle scuole a zonzo, le standiste carinissime, i fotografi e i reporter delle TV a caccia di personaggi, le firme false ai venditori di enciclopedie.
E continuare a ripetersi che hai finito miseramente i soldi per comprare ancora qualche libro, ma continuare a fermarsi a sfogliare tutto quello che c'è, perché è così che succede, perché sei lì dentro ed è uno dei posti più belli del mondo.
Nulla di tutto questo ci verrà regalato a Maggio. Non vedremo le Altre forme di Vita. 
Ma "la Gazzetta di Hogwords non demorde. Vorrei che le pagine della rivista che dirigo, diventino, per questa settimana o magari per tutto il mese, una vetrina importante per i libri della casa editrice di cui ci onoriamo di essere l'organo ufficiale, la voce sul web.
Mi piacerebbe riuscire a coinvolgere le autrici e gli autori di Hogwords in queste pagine con iniziative particolari e magari innovative. Mi piacerebbe molto che anche altri autori, esponenti del mondo culturale, pittori, musicisti e semplici lettori avessero la loro voce su queste pagine.
E mi sto attrezzando per farlo, aspettatevi quindi sorprese.

Chi vuole mandarmi consigli, recensioni dei libri della Casa Editrice Hogwords, interventi interessanti o semplici saluti è libero di farlo scrivendo a 
lagazzettadihogwords@gmail com

Buona lettura, buon Salone e buon Maggio a tutti !!!!

Claudio Calzoni    

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