Incontro con la scrittrice Patrizia ValpianiIncontro la Dottoressa Patrizia Valpiani in un angolo veramente speciale di Torino.
In corso Francia, nei pressi di piazza Rivoli, nel grande cortile dell'isolato tra via Cristalliera e Corso Trapani, tra le case costruite alla fine degli anni cinquanta, è rimasta, isolata, una piccola villa, con annesso un basso fabbricato. Grazie alla fantasia ed alla passione per l'arte, questa location, a cui si accede da un anonimo portone, è diventata la sede di una meritevole associazione artistica, di cui si parla, ampiamente, nell'intervista. La dottoressa mi accoglie all'interno di una splendida sala, con molti posti a sedere, perfettamente insonorizzata che, sin dal primo sguardo, affascina l'amante dell'arte in ogni sua declinazione. Qui si respira musica, con la presenza di alcuni strumenti musicali su un piccolo palco attrezzato, si è inondati dal colore e dalla passione figurativa di grandi, grandissime, tele dipinte appoggiate alle pareti e ci si immerge nella letteratura, attorniati da libri, sparsi in ogni angolo. Sorpreso di trovare in questa città, ed in questo periodo così oscuro, ancora un luogo in cui si respira l'arte in ogni sua forma e soprattutto per essere stato accolto con tanta ospitalità, inizio la mia chiacchierata con la dottoressa, la scrittrice, la poetessa, Patrizia Valpiani. Qual è, attualmente la definizione di sé stessa che preferisce? Sensibile? Introversa? Creativa? Coraggiosa? Si tende spesso ad essere indulgenti con noi stessi, per questo metto il punto interrogativo ad ogni aggettivo con cui mi descrivo. Non è detto che le persone che hanno condiviso o condividono ancora parte della mia vita mi vedano così. In realtà ognuno di noi quando ha molto vissuto e affrontato prove come me, nello stesso modo in cui vede evolvere l'immagine del proprio corpo allo specchio vedrà modificarsi anche il proprio mondo interiore. Invecchiano i tratti somatici e i tratti caratteriali, ma il principio di partenza non cambia mai. Mi piace pensare di essere una brava persona, la famiglia resta il punto primo nella mia scala valori. Poi ci sono le due attività che si compenetrano l'una nell'altra: l'essere medico nell'anima e scrivere, scrivere...Totale: “sono una e trina” (famiglia, medicina, scrittura): ma forse questa definizione è un po' troppo ambiziosa? Come è nata la sua passione per la scrittura? Qual è il confine tra la Professione del Medico, l’impegno nella vita sociale e la necessità del vivere una vita letteraria, piena di emozioni e ricordi, da narrare ai lettori? Ho sempre amato leggere e scrivere, la mia mamma era maestra elementare, mi ha indicato la strada. Scrivere è un modo per conoscere sé stessi. Ho cominciato con le prime poesie, esigenza nata in adolescenza e mai venuta meno. Poi mi sono cimentata in altre forme letterarie. Al momento di scegliere la facoltà universitaria dopo gli studi classici, il desiderio di conoscenza dell'uomo, dei nostri meravigliosi corpo e mente, hanno preso il sopravvento e sono diventata medico. In realtà c'è un forte legame tra medicina e letteratura. Scrisse Thomas Mann "Non oggi medico e domani scrittore, ma questo in quello. Medicina e letteratura s'illuminano a vicenda” E così è sempre stato. Nel 1994 sono stata gratificata da un “Premio Bergamo” e dal “Premio Cesare Pavese”, sezione medici-scrittori. Da allora la mia vita si è aperta a nuovi orizzonti, sono entrata nella famiglia dei “Medici scrittori”. La fantasia e la cultura possono essere di conforto non solo per chi è ammalato, ma per i medici stessi: l'arte in genere, la letteratura, la poesia cercano di carpire il segreto delle cose. La medicina non fa forse lo stesso? Quanto è importante, per lei, portare avanti iniziative letterarie e culturali? Ci può parlare delle attività dell’Associazione Medici Scrittori Italiani, di cui lei è l’attuale Presidente? L' Associazione Medici Scrittori Italiani e stata costituita a Torino nel 1951 per iniziativa del professor Achille Mario Dogliotti. L'ho conosciuta molti anni fa ed è stato amore a prima vista. Ne sono rimasta affascinata proprio per quell'aria pura che vi si respira, pur essendo noi soci sparsi in tutta Italia. Siamo collegati a UMEM (L'unione mondiale dei medici scrittori). Mi onoro di essere attualmente il Presidente di A.M.S.I. ma, come amo dire, siamo tutti presidenti, (Nelle nostre fila ci sono clinici e scrittori di grosso calibro). Io mi sono presa qualche gatta da pelare in più. Organizzare iniziative culturali è meraviglioso. Quelle riguardanti la mia associazione sono molte, da una rivista letteraria gloriosa per la sua lunga storia, ad un congresso nazionale annuale svolto sempre in città diverse (Un anno al nord, uno al centro, uno al sud), a concorsi letterari, sia nostri,(Il nostro fiore all' occhiello è “ La serpe d'oro” ad anni alterni di poesia, di narrativa, di saggistica) sia di altre associazioni cui diamo il patrocinio , ad esempio il premio LILTa Parma, il Premio Cronin a Savona e molti altri, anche internazionali (Premio francese du Cercle Leonardo da Vinci). Organizziamo presentazioni, recensioni, curiamo un sito e pagine fb. E tanto altro, in un confronto continuo e amichevole con colleghi che nutrono le nostre stesse passioni in tutta Italia. Ci dica anche, visto che non possono mancare, due parole sull’Associazione Artistica ARTE, in corso Francia 169 a Torino, che nasce per coinvolgere ogni aspetto del fermento culturale della città, spaziando dalla musica alla scrittura creativa, dai laboratori di pittura alla formazione teatrale. Dall'entusiasmo e dalla lungimiranza del suo fondatore e attuale Presidente, Marco Giordano, pittore e musicista, che ha messo a disposizione il suo spazio è stata fondata nel 2017 Arte, Associazione Culturale Artisti. Un connubio tra realtà, sogno, vero, verosimile dove protagonista è l'arte in ogni sua forma vissuta da persone delle più varie età e formazione. L'ambiente, ristrutturato, ampio e non convenzionale, è insonorizzato e si presta a ogni forma di evento, di incontro e laboratorio. C'è inoltre una sala prove attrezzata e quanto serve per la registrazione, tramite “Arte registrazioni”. Partecipare alla vita organizzativa di questa associazione giovane in forma attiva mi gratifica e mi emoziona, ogni giorno la mente si apre a nuove esperienze e curiosità. Speriamo e vogliamo credere che la chiusura forzata che ancora sta durando a causa dell'emergenza sanitaria non prosciughi ogni possibilità e capacità. Noi di certo siamo convinti del potere terapeutico e entusiasmante dell'Arte e non vediamo l'ora di riaprire le porte in sicurezza. Entriamo nel personale. Quando ha pubblicato il suo primo libro e quali sono state le sue emozioni a tenerlo fra le mani? Ricordo bene il mio primo libro pubblicato: era il lontano 1977 e vinsi un concorso il cui premio era la pubblicazione della mia raccolta di racconti: “I disadattati” con LALLI editore, per la collana scrittori italiani contemporanei. Un anno importante per me in cui intense emozioni mi hanno aperto al mondo che mi aspettava: è nata la mia prima figlia e intanto preparavo la tesi, discussa l'anno dopo. L'odore di latte e il cullare la bambina mi accompagnava nelle notti insonni sulle pagine di clinica medica. Quando arrivò il pacco con le copie che mi spettavano del piccolo volume ricordo di essermi emozionata, ricordo che ne leggevo pagine a voce alta, quasi ninna nanna per la piccola Annamaria. Per poi ritornare alla realtà e finire il ciclo di studi! Ha pubblicato altri libri? Con quali editori? Quali sono, se può dirlo, i suoi rapporti con le case editrici con cui collabora? Durante il corso degli anni ho scritto e pubblicato molto, ho partecipato ad antologie e curato diverse raccolte antologiche dei medici scrittori. Personalmente sempre alla ricerca di una casa editrice gratificante, pur riscontrando difficoltà oggettive. A volte ho dubitato delle mie capacità, ma l'istinto e la passione hanno preso sempre il sopravvento, pur avendo poco tempo disponibile da dedicare alla diffusione, alla divulgazione di persona. Ho sperimentato in molti campi della letteratura, anche nel genere noir dove ho scritto e continuo a scrivere con uno pseudonimo: Tosca Brizio. Questo nome è nato dalla felice collaborazione con il medico legale Gianfranco Brini, mio compagno di vita oltre che di penna, che purtroppo mi ha lasciato nel gennaio 2019. Nel 2020 ho terminato la mia attività medica per sopraggiunti limiti di età ma, sempre medico nell'anima, scrivo più che mai, sia come Patrizia Valpiani che come Tosca Brizio. Ultimi lavori editi a partire dal 2019 in poesia: Un audiolibro: “Viaggio” un lavoro di poesia e musica in collaborazione con Marco Giordano al pianoforte, Arteregistrazioni e “Liriche d'amore” Editore: lucidellanotte di Toscanatoday Ultimi lavori in narrativa: “La logica dei bambini” Golem editore 2019 e, fresco di pubblicazione, ”Filo rosso” Editore: lucidellanotte di Toscana Today (Scritto con il doppio nome Valpiani/ Brizio), 2020, Libri noir della serie di Tosca Brizio: “Chiaroscuro” Golem editore, 2017 e “L'ombra cupa degli ippocastani” Golem editore 2020 I miei rapporti con le case editrici? Complessi inquieti e spesso deludenti. Nutro rispetto e fiducia per la realtà giovane di “Lucidellanotte” editore nato dal giornale online Toscanatoday, ma la strada è lunga, soprattutto per la diffusione e la distribuzione. Ora i miei ultimi libri sono acquistabili anche nelle piattaforme on line. Vedremo cosa mi riserva l'oggi e cosa succederà domani. Si sente di dare qualche consiglio ai lettori ed ai giovani che vorrebbero intraprendere una carriera nel campo della medicina oppure avvicinarsi alla scrittura, alla poesia o all’arte? Sarò telegrafica e forse banale. Ma mi sento di consigliare di seguire le proprie aspirazioni e la propria indole, la vita è già così breve e se anche ci saranno difficoltà almeno non ci saranno rimpianti. Io ho scritto in una mia poesia: “erano molti i grilli che mi cantavano in testa/ i sogni che all'alba davano briciole all'anima/...omissis... Ora/ Esco ed entro dall'uscio socchiuso del tempo/ con la stessa, indomita volontà di volare/ Se potessi tornare indietro/ rifarei tutto uguale/ nella mia vita dolceamara...omissis/ (da “anima nuda”, liriche, lamusa editore, 2015). Ci parli del suo ultimo libro e di cosa sta scrivendo, pensando o organizzando. L'ultimo libro appena pubblicato, “filo rosso” è molto attuale ed è stato considerato originale. Due donne, Patrizia e Tosca, due facce dell'essere donna che scrive, sono legate da un filo rosso, la passione per la scrittura e si incontrano ogni sabato nel magico infinito del mondo virtuale. Nel periodo del distanziamento sociale dovuto alla pandemia raccontano l'una all'altra una storia, alternandosi secondo i due diversi modi di scrivere. Come Tosca Brizio ho portato a compimento un romanzo noir con gli stessi personaggi ricorrenti che fanno parte del mondo dell'arte e delle meraviglie della mente...vedremo se e quando vedrà la luce. Intanto la mia vena poetica non si ferma mai. Secondo i momenti e gli umori, perdo la cognizione del tempo e i versi quasi escono da soli. Come A.M.S.I., Associazione Medici Scrittori Italiani, il concorso “La serpe d'oro” di quest'anno 2021 ci riserverà come sempre opere di grande pregio culturale e speriamo di poter organizzare il congresso annuale. Come ARTE, Associazione Culturale Artisti, sono attivi il sito e le pagine fb, dove i nostri soci possono trovarsi e condividere eventi e speranze. Importante il lavoro di Arteregistrazioni che ci ha regalato bellissimi pezzi da seguire sul canale youtube dedicato. Insomma, non ci fermiamo mai. Saluto e ringrazio la dottoressa per l'accoglienza. Sono veramente colpito dalla sua passione e dalla sua grinta, e affascinato dal luogo così particolare che, a pochi passi dalla Villa Tesoriera, apre le porte ad artisti di ogni genere. Quando finirà questo periodo di oscurantismo certamente, tra queste mura, potranno ritornare i ragazzi a suonare, i poeti e gli attori a declamare ed imparare tecniche di recitazione e scrittura nuove e interessanti, e potranno venire a studiare i pittori, cimentandosi con una formazione a livello molto alto e professionale, sotto l'occhio attento del Direttore Marco Giordano. Naturalmente tutti i lettori, appena possibile, saranno invitati a scoprire L'Associazione Artistica ARTE e accolti con entusiasmo e cortesia. Ringrazio ancora la Dottoressa Patrizia Valpiani per l'impegno e la costanza dimostrata nei confronti dell'Arte. Claudio Calzoni |