Incontro con Daniel Falco Conosciamoci meglio, chi è Daniel Falco?
Daniel è un ragazzo semplice e dalle solide tradizioni di campagna che preferisce le serate in compagnia del silenzio rispetto che la movida tipica di tanta gioventù. Lascia tranquillamente l’effimero “sballo” agli altri mentre approfondisce tutto ciò che oramai risulta obsoleto, cioè la spiritualità intesa come ricerca dell’io profondo che non si ferma alla mera raffigurazione di una divinità più o meno antropomorfa poiché conscio della presenza di qualcosa in più. Come è nata la sua passione per la scrittura? Precocemente: alle elementari componevo delle semplici filastrocche scherzose, al liceo ho cominciato a comporre liriche più consapevoli e la maturazione definitiva è avvenuta durante il periodo universitario; è una cosa nata da sola. Quando ha pubblicato il suo primo libro e quali sono state le sue emozioni a tenerlo fra le mani? Beh, sapere di aver fatto qualcosa di buono in questo mondo malato è già una bella soddisfazione! L’emozione più grande è stata quella di essere finalmente conscio di intraprendere un cammino di conoscenza e maturazione non banale. L'ultimo suo libro, pubblicato da Hogwords come si intitola? "Phil d’Aberdeen", una piccola tragedia teatrale in tre atti; pubblico sempre generi di nicchia! Quali sono i motivi per cui lo ha scritto, quali le ispirazioni? Poiché i testi teatrali sono sempre più rari nel panorama moderno. Questo genere sembra ormai dimenticato pur avendo vissuto, soprattutto nei paesi anglosassoni, un’epoca d’oro non troppo lontana. Mi piaceva l'idea di tener vivo un genere e, magari, riuscire a portare questa mia tragedia di ambiente scozzese nei teatri. L’ispirazione semplicemente è venuta e si è scritta da sé, non c’è un vero punto focale nella sua creazione. Ha pubblicato altri libri con Hogwords? Con Hogwords ne ho pubblicati ben cinque. Il primo si intitola “La Luce del Fato” ed è una raccolta di tre poemetti. Il secondo è “La notte senz’alba”, un epistolario filosofico e spirituale. Ho dato alle stampe poi due poemi su base scientifica e storica che ho voluto inserire nella serie “Historia” che amplierò in futuro, “l’Historia Bellica” (la storia delle guerre) e “l’Historia Mistica” (che narra dei rapporti tra l'uomo e la divinità). Anche l'ultimo, "Phil d'Aberdeen" è ora in vendita in tutte le piattaforme distributive. I suoi cari come si sentono ad avere uno scrittore in casa? Beh, non è una situazione così appezzata come un secolo addietro! Praticamente l'attività dello scrittore oggi è considerata poco più di un gioco; siamo in Italia, purtroppo! Quali sono i suoi rapporti con la casa editrice Hogwords di Pier Giorgio Tomatis? Tommy è più un amico che un editore, Hogwords mi ha svezzato e insegnato tanto, è una gran bella nave-scuola che insegna ciò che vuol dire essere artisti prima che scrittori. Si sente di dare qualche consiglio ai lettori e ai giovani che intraprendono questa carriera? Non demordere mai. Nel difficile e famelico settore editoriale tutto diventa complicato, dispersivo, opprimente. I giovani, o quantomeno gli autori, non devono mollare e proseguire nel loro cammino nonostante le batoste. L'importante è che abbiano sempre qualcosa di nuovo da dire, cercando di esprimersi nel miglior modo possibile. La pubblicazione di un libro non è il punto di arrivo, bensì la prima pagina del successivo. Ci parli del futuro. Sta scrivendo o pensando cose nuove? Ci fosse il tempo finirei tutto ciò che ho iniziato! Ho molti libri lasciati a metà sul PC ma tra il lavoro e la casa il tempo rimane sempre poco per l’otium Letterario. Sono in lavorazione altri due capitoli della serie “Historia”, un poema futurista, un libro di liriche in più lingue, una raccolta di opere sociali, tanta carne al fuoco per quando il tempo sarà più clemente! L' Alfa Giulia, degli anni settanta, la "gazzella" della Polizia protagonista di tanti film italiani di genere, verniciata di rosso, e più potente che mai, finalmente rallenta. Respiro. Per la prima volta nella mia vita ho fatto un'intervista seduto sul sedile del passeggero dentro un auto in corsa. Daniel è appassionato di auto d'epoca, motori e strade di montagna, e mi ha portato con sé per un giretto che si è trasformato in un rally, con curve in controsterzo, sbandate provocate e altre bellissime cose... se le vedi alla televisione. Simpaticissimo e veramente tosto questo ragazzo, ha i piedi per terra e gioie da raccontare. Guida bene, per fortuna, e sa farsi apprezzare come uomo oltre che come scrittore. Anche oggi uno degli autori di Hogwords ci ha svelato i suoi segreti, chi sarà il prossimo? Claudio Calzoni |