IL DISCOBOLO. Seconda puntata. Rondò Veneziano 1980
Rondò Veneziano, la musica del Settecento per gli Anni Duemila.
Un disco (ai bei tempi un LP), che ha cambiato la mia vita è stato, indubbiamente, "Rondò Veneziano", con musiche di Gianpiero Reverberi, uscito nel lontano 1980. Grazie alla passione di questo musicista genovese, la musica del Settecento, modernizzata e arricchita dall'apporto del basso e della batteria, si è proiettata negli Anni Duemila. Quel primo disco fu indimenticabile ed ebbe un grandissimo successo. Fu creato il gruppo di musicisti, uomini e donne, rigorosamente vestiti con abiti del Settecento, che iniziarono a esibirsi in varie importanti trasmissioni televisive. "Rondò Veneziano" è anche il titolo del brano con cui si apre il disco, a cui seguono altri pezzi indimenticabili, come "San Marco", "Colombina" e molti altri diventati ormai dei "classici". Si tratta di un disco che ha cambiato la mia vita (avevo 17 anni) perché mi ha aiutato a fare emergere la poesia che palpitava in me, mi ha spronato a studiare e a conoscere il Settecento e ad amare Venezia. Inoltre, mi indotto ad ascoltare e ad amare i musicisti settecenteschi a cui Reverberi si è ispirato come Vivaldi, Albinoni, Tartini e Boccherini. Insomma, un disco i cui brani mi hanno trasmesso tante forti emozioni, musiche che mi hanno fatto sognare, note e melodie che ancora adesso mi risuonano nell'anima. Un disco, per me, davvero formativo, indimenticabile, prezioso, che è parte integrante della storia della mia vita. Grazie, Gianpiero Reverberi! Grazie, Rondò Veneziano! Il disco è composto dai seguenti brani. Lato A. Si inizia con il celebre "Rondò Veneziano", il brano storico, che ha dato vita al disco e al gruppo. Si prosegue con "Tramonto sulla laguna", un brano lento, dalla musica suggestiva, molto tardoromantica, la cui melodia ricorda il succedersi delle onde della laguna veneta. Il terzo brano, gioioso, squillante, è "San Marco", dedicato alla celebre basilica e alla grande piazza veneziana. Un brano pieno di brio e armonia. Il quarto si intitola "Allegro veneziano" ed è, appunto, un brioso allegro, che ci porta nella chiassosità delle calli e dei campielli veneziani, pieni di vita e di frenesia. "Giochi d'acqua", infine, conclude il lato A. Si tratta di un omaggio all'acqua e al mare, elemento basilare della stessa natura di Venezia. Il Lato B si apre con "Colombina", dedicato alla celebre maschera veneziana della servetta scaltra e capricciosa, compagna inseparabile di Arlecchino. "Notte amalfitana" è un brano dalle suggestioni mediterranee, intriso di una armonia molto partenopea, capace di creare un'atmosfera suggestiva e sognante. "Andante veneziano", è un brano malinconico, struggente, che ricorda tanto la nebbiosa Venezia autunnale, la Venezia degli addii e degli amori finiti. Infine, il disco si conclude con "Danza mediterranea", di nuovo un omaggio al Settecento partenopeo, con ritmi e melodie che sanno di sole, mare e cielo del Sud. Tutti i brani sono stati composti da Giampiero Reverberi e Luca Giordano. La registrazione del disco è stata fatta a Milano e a Monaco (Germania). Pubblicato dalla celebre etichetta discografica Baby Record, anno 1980.