Incontro con il giornalista romano Alessio PerigliOggi incontriamo il giornalista Alessio Perigli, responsabile marketing e comunicazione presso il gruppo Elsitel.
Ha conseguito il Master di giornalismo alla "Libera Università Maria SS Assunta" di Roma e ha avuto diverse esperienze lavorative, anche al Tg 1. Ci parli di lei, si faccia conoscere dai nostri lettori; ci racconti qualcosa di personale e quale ritiene sia la sua missione nella vita. Sono un giornalista con la passione per l’imprenditoria. La mia missione nella vita è di natura spirituale, essendo cattolico praticante. Da un punto di vista Professionale e Culturale di cosa si occupa principalmente? Gestisco la comunicazione di più aziende, questo comporta un duro impegno ma anche grandi soddisfazioni. Qual è il suo vero sogno nel cassetto? Rendere felice la vita della mia famiglia e dedicarle il maggior tempo possibile. Ci parli del suo ricordo professionale e artistico più bello. Quando sono diventato giornalista è stata un’emozione unica. Un sogno che si è avverato, contemplato fin da bambino. Qualche consiglio per chi la conosce… Non pensate mai di conoscermi abbastanza. Mettete a tacere tutte le vocine nel cervello che rinchiudono le persone dentro gabbie concettuali precostituite. Questo principio non vale solo per me ma per chiunque altro. Salga sulla macchina del tempo e si proietti nel futuro. Dove potremo vederla? Su questa domanda stendo un velo di riservatezza. Sui sogni ci sono due scuole di pensiero: la prima che consiglia di condividere i propri sogni col mondo in modo da raggiungerli per paura della potenziale denigrazione altrui, la seconda sostiene che è meglio tenerli per sé e lavorare in silenzio e umiltà. Sono un fan della seconda scuola. Ha avuto esperienze con Case Editrici? Sì, ho scritto un libro su Sant’Agostino con la Booksprint Edizioni che si intitola "Il libero arbitrio tra Agostino e Jonas" e sono aperto a future collaborazioni. Come e quando è nata l'idea di fare il giornalista? Avevo 8 anni. Avvertivo una percezione che facendo il giornalista sarei stato in un osservatorio, privilegiato, sugli accadimenti del mondo. Intuizione profetica. I suoi amici e familiari come si sentono ad avere in rubrica, in casa un giornalista, un comunicatore? In questo momento che mi occupo di comunicazione aziendale mi sentono e mi vedono in pubblico molto meno di prima, essendo un lavoro fatto dietro le quinte. In generale mi supportano. Per finire ci racconti di questo periodo tremendo del virus. Cosa rimane di questi giorni di quarantena? Con quali speranze e desideri si appresta al ritorno della vita normale? Questo è stato un periodo caratterizzato da sentimenti contrastanti. Da una parte l’empatia per quelle famiglie che hanno vissuto questi tremendi lutti, dall'altra ho goduto della bellezza data dallo stare in famiglia in modo continuativo, esperienza molto difficile da vivere nella frenesia del quotidiano. Ringraziamo Alessio Perigli per la cortesia e la bella chiacchierata. Buon tutto!!! Pier Giorgio Tomatis Claudio Calzoni |