LILIANA RASETTI, UNA POETESSA DI EMOZIONI E DI PENSIERI
Liliana Rasetti è una poetessa che vive a Pinerolo ed è presidente dei corsi dell'Unitre. È una persona semplice e discreta, di grande calore umano, sempre molto attenta al rispetto degli altri, ricca di una brulicante vita interiore che si esprime in poesie genuine e profonde. Ha svolto una vita professionale tutta nell'ambito scolastico, essendo stata prima docente (a Torre Pellice e a Pinerolo) e poi preside di scuola media (a Torino, a Torre Pellice e ad Abbadia Alpina).
CHI È LILIANA RASETTI?
Una poetessa nata (poeticamente) tardi.
CHE DEFINIZIONE DARESTI ALLA POESIA?
Per me la Poesia è, essenzialmente, uno sfogo dell'anima, è un dare voce alle emozioni più profonde, quelle che ci urgono dentro, quelle emozioni di vissuto individuale in cui, però, anche gli altri possono rispecchiarsi o ritrovarsi, grazie alla condivisione offerta dalla parola poetica.
SECONDO TE, QUAL È LA "MISSIONE" DEL POETA?
Il Poeta esprime ciò che tutti sentono e provano ma che, non possedendo il dono della Poesia, non riescono a esprimere come, invece, vorrebbero. Quindi, il poeta offre agli altri la possibilità di esternare, con la parola scritta, i sentimenti e le emozioni di tutti noi. Inoltre, il poeta elargisce spunti di riflessione sulle grandi tematiche dell'esistenza umana (vita, morte, dolore, solitudine, disagio, fede). Ha dunque il compito di dare voce ai moti interiori della nostra più profonda humanitas.
QUALI SONO I GRANDI POETI LA CUI LETTURA È STATA IMPORTANTE PER LA TUA FORMAZIONE CULTURALE E SPIRITUALE?
Innanzitutto, Dante, il primo dei nostri poeti e il fondatore della lingua poetica italiana. Poi, Leopardi, un poeta così profondo che non si può non amare. Infine, i grandi poeti lirici italiani del Novecento: Ungaretti, Montale, Quasimodo.
CHE COSA CONSIGLIERESTI A COLORO (I GIOVANI, MA NON SOLO) CHE INTENDONO AVVICINARSI ALLA POESIA E INIZIARE A SCRIVERE?
Per prima cosa, leggere, leggere tantissimo, sia i poeti e gli scrittori classici, sia i poeti contemporanei. Quindi, coltivare molto lo spirito di osservazione, l'attenzione verso la Natura e il mondo in cui viviamo, la gente e i suoi comportamenti. Inoltre, occorre riflettere sempre e intensamente, perché la poesia è anche riflessione. Bisogna essere umili, correggere e ricorreggere i propri scritti e, anche se si è bravi, non bisogna illudersi di aver scritto subito un capolavoro. La poesia e la letteratura, come tutte le arti, richiedono molta pazienza, molto impegno e, soprattutto, molta costanza e molta umiltà.