Incontro con Giuseppina Valla InnocentiConosciamoci meglio, chi è, nel complesso, Giuseppina Valla?
Sono un’ex insegnante elementare, nata nel 1953 a Castagnole Piemonte, dove vivo tuttora con la famiglia. Amo la storia, il mio paese, Torino; in questa realtà ho ambientato quasi tutti i miei romanzi. Come è nata la passione per la scrittura? Oltre che leggere, fin dall’infanzia ho amato scrivere e appuntare i momenti più significativi della mia vita. Nutro da sempre un particolare interesse per i sentimenti dell’individuo e la scrittura mi offre l’opportunità di descriverli e approfondirli. Nei miei lavori tendo a mettere sotto la lente d’ingrandimento la figura femminile che, in condizioni apparentemente normali, non si arrende di fronte alle difficoltà e trova la forza di superare le situazioni più avverse. Quando ha pubblicato il suo primo libro e quali sono state le sue emozioni a tenerlo fra le mani? Grazie allo stimolo del compianto giornalista Renato Scagliola che, già alcuni mesi prima, ne aveva presentati alcuni stralci sulla sua rubrica “Sul filo della memoria” de LA STAMPA, ho pubblicato il mio primo libro “Sulla strada dei ricordi” nel lontano maggio 2002. Ricordo la grande emozione, la singolare soddisfazione di quei momenti, ma ho ancora ben presente il dispiacere causato dal distacco dalla mia creatura… L’ultimo suo libro, pubblicato da Hogwords si intitola? Quali sono i motivi per cui lo ha scritto, quali le ispirazioni? Ha pubblicato altri libri con Hogwords? “La vita è piena di sorprese” è il mio ultimo libro pubblicato nel luglio scorso dalla casa editrice Hogwords. Il desiderio di mettere in luce l’importanza dell’amicizia, dei rapporti umani, della sofferenza nascosta dietro maschere ben collaudate, mi ha spinto a scrivere le vicende di una sessantenne torinese che, dopo un’intera esistenza dedicata al lavoro, si trova davanti ad un destino che sta per voltarle le spalle. Ho trovato ispirazione nel mio vissuto e in quello di alcune persone che ho trovato sulla mia strada. L’anno scorso, sempre con questa casa editrice, ho pubblicato “La casa dal grande comignolo”. Sullo sfondo della tragedia di Marcinelle ho messo in risalto la determinazione di una giovane donna che, in Belgio, riscopre la storia della sua famiglia. I suoi cari come si sentono ad avere una scrittrice in casa? Fin dalla prima pubblicazione hanno sempre appoggiato questa mia attività e mi spronano a proseguire. Il loro appoggio è per me molto importante! Quali sono i suoi rapporti con la casa editrice? Molto buoni. Da tempo conosco l’editore Tomatis. E’ attivo e pronto a mettersi in gioco. Qualche consiglio ai lettori ed ai giovani che intraprendono questa carriera? Farsi guidare dalla passione che sentono dentro, senza scoraggiarsi per gli ostacoli che possono presentarsi. Ai giovani, soprattutto, mi permetto di consigliare la partecipazione a concorsi, discussioni con altri autori perché ritengo che il confronto sia uno strumento molto importante di crescita. Ci parli del futuro. Sta scrivendo o pensando cose nuove? Grazie per l'attenzione... Penso positivo e quindi spero di poter continuare ancora visto che la scrittura sta prendendo, sempre più, un posto importante nella mia vita, Per il prossimo libro alcune idee sono già in cantiere e, come nei precedenti, le donne saranno in primo piano… Grazie per il Vostro interesse e tante belle letture a tutti! Un carissimo saluto alla gentilissima e simpatica Giuseppina Valla, ringraziandola per il caffè e per il pomeriggio estivo passato insieme a conversare. La mia prima intervista da inviato della Gazzetta di Hogwords non poteva concludersi meglio. Mi raccomando leggete con interesse i romanzi della nostra amica autrice, sono colmi di sentimento, riflessione e, soprattutto, amore. Cosa che in questo tempo è rara e preziosissima. Alla prossima Claudio Calzoni |