Intervista a CriminalMente...Conosciamoci meglio, chi siete? Disegnateci il vostro autoritratto.
CriminalMente è il canale italiano che parla di criminologia e scienze forensi. Siamo nati nel 2016, nel mese di giugno, con l'idea di realizzare un podcast all'interno del quale raccontavamo i criminali. Poi le recensioni positive ci hanno spinto ad allargare lo staff, che in quel momento era formato solo da me (Roberto Molino) e Francesca Guidi. L'allargamento dello staff ha portato idee fresche che ci hanno spinto verso la realizzazione di video, blog, dirette, webinar e partecipazione ad eventi nell'area forense. Come è nata l'idea di occuparvi di crimini e quanto la ritenete utile al prossimo? Ci occupiamo di crimini perché veniamo tutti dal corso di laurea magistrale in Psicologia Criminologica e Forense dell'Università degli Studi di Torino. Alcuni di noi sono già psicologi iscritti all'albo, altri sono laureati che preparano l'esame di stato, altri ancora stanno ultimando gli studi. E chiaramente siamo convinti che parlare di crimini, di criminali, di vittime, e di (e con) addetti ai lavori possa fare la differenza in termini sia di prevenzione che di lotta alla criminalità. Parlateci della vostra passione/professione abbinata ai social e della loro importanza anche, e soprattutto, in quest'epoca di Covid19. I social hanno svolto da subito un ruolo fondamentale. Siamo tutti Millennials (una di noi è addirittura Generazione Z), quindi abbiamo visto nascere i social e abbiamo capito quanto la comunicazione di oggi passa attraverso questi canali. Stando alle stime attuali, circa 24 milioni di persone utilizzano Facebook, il canale che utilizziamo maggiormente, e per questo stiamo cercando di crescere per divulgare sempre di più i temi che trattiamo. Il Covid-19 ci ha dato l'opportunità di sperimentare. Durante il lockdown abbiamo fatto due serie di dirette, CriminalSpritz e Criminal Justice, all'interno delle quali abbiamo dialogato con altri esperti forensi di argomenti attuali e molto importanti. Tra questi: il Revenge Porn, l'odio online, diritto alla visita del figlio e così via. Tra l'altro, i video sono ancora fruibili nella nostra pagina su Facebook. Che cosa manca a questo Paese, secondo il suo parere, per far tornare il territorio italico... Caput Mundi? Ognuno dei membri di CriminalMente, sicuramente, avrà una propria idea. Io, Roberto Molino, credo che l'Italia necessiti di importanti investimenti nel settore dell'educazione e della formazione. Il 12% della popolazione è analfabeta, mentre il 7,5 % è composta da laureati. Nel 2016 Tullio De Mauro si disse molto preoccupato, ma non credo si sia fatto molto negli ultimi anni a riguardo. Avete pubblicato anche dei libri e con quali Editori? Se no, vi piacerebbe? Abbiamo pubblicato due ebook, in maniera indipendente. Uno dal titolo "Psicologia del Sequestro e Codice Barbaricino" e un altro dal titolo "Gelosia Paranoide". Chiaramente, ci piacerebbe pubblicare altri libri sui temi della Psicologia Forense, preferibilmente con un editore. I vostri amici e familiari come hanno contribuito a farvi crescere professionalmente? Amici e familiari ci hanno dato una grossa mano segnalandoci soprattutto quelli che ritenevano i punti deboli del nostro lavoro. Possiamo solo ringraziarli perché ci hanno permesso di migliorare aspetti che, dal nostro punto di vista, ci sembravano corretti e, invece, non lo erano. Ma ancora abbiamo da fare una lunga strada per migliorarci. Ve la sentite di dar qualche consiglio ai giovani che si affacciano solo ora alle porte del mondo del lavoro? Il consiglio che mi sento di dare è di formarsi nel miglior modo possibile. La formazione di oggi è la base per il professionista di domani. E per formazione non intendo solo quella tecnica, ma anche quella "umana". Non dobbiamo mai sentirci migliori di altri, non dobbiamo mai pensare che gli altri non possano batterci. Dobbiamo migliorare noi stessi giorno per giorno per svolgere il nostro lavoro nel miglior modo possibile. Parlateci del futuro. State facendo, pensando o organizzando cose nuove? Agosto sarà il nostro mese di pausa. Ma a Settembre riparte la programmazione con tantissime novità. Sicuramente ci saranno tanti video divulgativi, cercheremo di coinvolgere maggiormente il nostro pubblico e riprenderemo a raccontare le storie di chi ha subito un crimine. E poi, ancora webinar, dirette, news ed eventi. Per finire ci raccontate di questo periodo tremendo del virus. Cosa rimane di questi giorni di quarantena? Con quali speranze e desideri vi apprestate al ritorno della vita normale? Di questi giorni di quarantena rimane il desiderio di riscatto e la voglia di fare meglio. Il ritorno alla vita normale sarà carico di risorse mentali per permetterci di riprendere il nostro lavoro con ancora più motivazione. E chissà, magari arriverà qualche competitor che ci stimolerà ulteriormente a dare di più. Abbiamo incontrato questa bella compagnia di ragazzi molto impegnati dal loro lavoro e, sicuramente, molto preparati, affiatati e agguerriti, nel dehors del Caffè Lagrange, in piazzetta Lagrange, a Torino, un luogo carissimo al team che qui si è riunito per la prima volta al completo. Nella frescura serale di questa Torino strana, ancora poco abituata alla socialità, ancora indecisa tra la mascherina e l'abbraccio, abbiamo discusso della loro nuova attività, di piattaforme social e di quanto interesse si sia sviluppato in questi ultimi anni intorno al tema del crimine. La spettacolarizzazione della criminologia, le serie televisive, le trasmissioni dedicate hanno aperto un sipario importante all'interesse del pubblico. CriminalMente a Torino diventerà, senz'altro, un punto di riferimento del settore. Da buoni scrittori e lettori di gialli e psico-thriller non potevamo permetterci di perdere l'occasione di presentarla ai nostri lettori... Grazie a Roberto, a Francesca e a tutti i ragazzi di questo staff di professionisti, per la cortesia e la disponibilità. Buon crimine... Claudio Calzoni Pier-Giorgio Tomatis |