Cerimonia di Premiazione del XXII Concorso Nazionale di Poesia e Narrativa "Vittorio Alfieri"Sabato prossimo, 23 settembre, nella “Sala Pastrone” del Teatro Alfieri di Asti si terrà la cerimonia di premiazione del XXII Concorso Nazionale di Poesia e Narrativa “Vittorio Alfieri” organizzato dall’Associazione Culturale di Volontariato “La Poesia Salva La Vita” O d v di Asti.
Saranno presenti, come nelle precedenti edizioni, oltre alle vincitrici e ai vincitori delle varie sezioni del premio, molte autrici ed autori italiani che hanno presentato le opere selezionate, il comitato della giuria e le autorità cittadine. Da molti anni (ho perso il conto) sono uno dei giurati della sezione Letteratura Italiana Edita e, credetemi, sono molto felice di avere avuto la possibilità di confrontarmi tutte le estati con una marea di libri da leggere e comprendere, da vivere e assaporare. Molti, moltissimi di questi libri, con felicità immensa, li ho poi ritrovati nelle librerie, magari in bellavista, pronti per essere comperati e letti. Ma la cosa più importante è che i libri, durante le premiazioni, si trasformano in volti e storie umane, i volti delle autrici e degli autori che, spesso con grande soddisfazione, si accingono a salire sul palco dei vincitori. Ma, come sempre, sono certo che non è vincere l’obiettivo più importante di chi partecipa ai concorsi, soprattutto questo che non è a scopo di lucro ma decisamente rivolto alla solidarietà. Partecipare, inoltrare a terzi più o meno sconosciuti una propria opera letteraria, vuole dire mettersi in gioco, e chi scrive per pubblicare, per raccontare agli altri sé stesso, accetta implicitamente il confronto. Ogni autrice ed ogni autore è ben conscio che la grammatica e regole della lingua italiana sono molto importanti da seguire e che oltre al cervello è il cuore a dare il ritmo ai racconti ed ai libri; sono le passioni, le emozioni ed i sentimenti ad esaltare le opere letterarie. Sabato mattina, il 23 settembre ad Asti durante la premiazione, mi auguro di poter conoscere chi, secondo il giudizio della giuria di cui faccio parte, ha fatto emergere nei suoi libri, nei suoi racconti, nelle opere inedite, nelle poesie e nei componimenti dialettali, queste necessarie qualità. Organizzare e gestire un Concorso Letterario di tale portata non è assolutamente impresa facile. Per questo vorrei portare alla conoscenza dei lettori della Gazzetta la signora Vittoria Bruno, presidente dell’Associazione “La poesia salva la vita” che da sempre è impegnata nell’organizzazione di questa manifestazione a livello nazionale. Quest’anno la cerimonia di premiazione sarà ospitata, a differenza degli anni scorsi, nel Teatro Alfieri di Asti. L’inizio è previsto per le 10,00 del mattino e, naturalmente, tutte le scrittrici e gli scrittori partecipanti al concorso sono invitati e, conoscendo Vittoria, ci saranno anche delle belle sorprese per il pubblico, per i premiati e per le autorità presenti. Mi permetto di ripresentare qualche tratto dell’intervista che avevo estorto alla vulcanica signora Bruno qualche tempo fa, che, penso, possa essere una bella fotografia di questa persona e di tutta la sua volontà di portare avanti la cultura e la solidarietà in quel bellissimo territorio che ha al centro la città di Asti. Ricordo a tutti che, anche se lei ha una certa timidezza a ricordarlo, d poco è uscito un suo libro di memorie autobiografiche, correlato da splendide fotografie, intitolato “Il segno del Tempo”. Iniziamo con una domanda rituale, Chi è Vittoria Bruno? Ci dipinga il suo autoritratto… Ritengo di essere una donna vulcanica, impulsiva, capace di coniugare il serio con l'ironia. Mi piacciono molto le cose complicate, credo molto in me stessa, non mi piacciono le persone che per incantare dicono bugie e non sopporto chi non è puntuale negli appuntamenti. Non spengo mai la luce, non stacco mai la spina, ho un sacco di idee e sono sempre in azione. Dinamica e determinata a realizzare il mio obiettivo anche con un sorriso, oltre che con grinta ed energia! Sono una combattente che non si ferma di fronte alle difficoltà quotidiane. Credo fermamente e intensamente nel valore della solidarietà e del volontariato. Sappiamo del suo grande impegno nel sociale e nell'organizzazione di molte iniziative. Certamente una delle più importanti è il Concorso di Letteratura “La Poesia salva la vita”, organizzato con il patrocinio di diversi enti pubblici e privati. Ci può spiegare tutto di questa importante iniziativa? Organizzare un evento così importante comporta fatica e tanto lavoro. Inizialmente devo svolgere la parte burocratica, la richiesta di patrocinio ai vari Enti istituzionali, sempre più difficili da raggiungere. Poi occorrono i permessi e le concessioni per la disponibilità della Sala dove si svolgerà la Cerimonia di premiazione del Concorso letterario. Devo anche contattare gli sponsor privati dell’evento, reperire i fondi necessari. Per la cerimonia devo stendere un programma per coordinare i vari interventi delle autorità, della giuria e dei partecipanti, molti provenienti da lontane regioni d'Italia ed anche dall'estero, cercando di non dimenticare nessuno. Non è sicuramente un lavoro facile fare filare tutto liscio in una manifestazione così importante. Quale è stata, secondo lei, la molla, l’evento che le ha permesso di avvicinarsi alle tematiche ed ai problemi relativi alla vita sociale, soprattutto a quelli riguardanti il rapporto dell’uomo con la malattia e l’infermità? Premesso che credo nell'aiuto che ognuno di noi può dare agli altri, l'evento che ha fatto scattare in me la molla per scendere in campo è stato un invito di partecipazione ricevuto da parte di una associazione di volontariato, in una Casa di Riposo. L'atmosfera e la condivisone mi ha profondamente coinvolto e convinta ad estendere a tutti la partecipazione al Concorso Letterario. Quest'anno, per esempio, al secondo posto si è classificata una persona proveniente da una Casa di Riposo. Negli anni precedenti, hanno ricevuto riconoscimenti e premi anche carcerati. Non ho alcun tipo di pregiudizio e limite. Come trova la forza di affrontare il gravoso impegno dell’organizzazione del concorso e di tutti gli eventi e le manifestazioni collegate, a partire dalla splendida cerimonia di premiazione dei vincitori che si è tenuta negli anni scorsi, e si terrà anche quest’anno, nella splendida Sala Consigliare della Provincia di Asti? Sono proprio gli ostacoli incontrati a darmi la forza e il coraggio di continuare. Sono ormai passati più di 25 anni...l'entusiasmo e la volontà non si sono mai sopite anzi... Questo sforzo organizzativo, dovuto solamente alla sua grande passione per la letteratura, l’arte, la poesia e per la forza unificatrice della convivialità merita un encomio importante. In questi anni quali sono state le sue più grandi soddisfazioni? Una grande soddisfazione è stata la continua crescita di partecipazione di autori provenienti da tutta Italia e dall'estero, oltre che il riconoscimento da parte delle varie Istituzioni. Una valenza importante e lo stimolo per continuare a valorizzare l'arte e la cultura. Vuole mandare un messaggio ai tanti amici, ai nostri affezionati lettori? Da sempre il mio motto è: “Non è forte chi non cade mai, ma chi cade e si rialza!” Siete tutti invitati, quindi, a incontrare questa bellissima persona e la sua importante iniziativa. Sabato 23 settembre alle ore 10,00 al Teatro Alfieri di Asti. Claudio Calzoni |