Intervista a Gianni DonaudiGianni Donaudi è nato e vive a due passi dal porto di Oneglia, praticamente a Imperia. Il suo piccolo alloggio non è distante dalla casa in cui, nel 1846, nacque il celebre Edmondo de Amicis, autore del libro "Cuore". Come il grande e patriottico scrittore il poeta che andiamo a conoscere ha vissuto molti anni a Torino, lavorando in fabbrica, dopo una vita avventurosa passata sulle navi da carico transoceaniche. Vita che ha formato un carattere deciso, schivo e sensibile. Gianni Donaudi, cha nella città sabauda ha collaborato sin dagli anni settanta con molte associazioni letterarie e culturali, è poeta, autore di racconti e articoli giornalistici, nonché appassionato di Mail Art (Arte Postale), ovvero, lavori di creatività grafica che vengono scambiati (rigorosamente tramite invio postale) tra i artisti di tutto il mondo.
CHI È GIANNI DONAUDI? Sono nato a Imperia nel 1946. Non ho l'ambizione di definirmi poeta. Sono semplicemente una persona che ama scrivere poesie. CHE COSA RAPPRESENTA, PER TE, LA POESIA? La Poesia è un modo di esprimersi spontaneo e libero, privo di costrizioni. Rappresenta la libertà di dire ciò che si vuole. QUANDO HAI INCOMINCIATO A SCRIVERE POESIE? La mia prima poesia l'ho scritta intorno ai 19 anni. Poi, dopo un periodo di inattività poetica, ho ripreso a scrivere verso i 30 anni e da allora non ho più smesso. QUALI SONO I TUOI POETI PREFERITI? Alessandro Manzoni (in particolare "Il 5 Maggio 1821"), D'Annunzio e il grande poeta americano Ezra Pound. A COSA SERVE LA POESIA? Serve principalmente per comunicare e rappresenta una importante forma di incontro tra le diverse personalità poetiche. QUALI SONO LE TUE PUBBLICAZIONI? Ho pubblicato una silloge di poesie, intitolata VERSI INFAMI, con Oceano Editore, di Sanremo. Sempre con questo editore ho partecipato alla realizzazione di una Antologia Poetica (insieme ad altri poeti) in cui sono state inserite tre mie poesie. Altri miei testi poetici sono stati pubblicati in riviste e periodici underground, e alcune sono state tradotte in spagnolo, in inglese e in russo. CHE COSA DIRESTI AI GIOVANI POETI? Consiglierei innanzitutto di leggere tantissimo e farsi una cultura molto varia, con particolare attenzione ai classici. Inoltre, non basare la propria esistenza solo su interessi materiali ma nutrire anche ideali per cui vivere e lottare. Salutiamo il nostro caro amico, annusando ancora una volta il profumo del mare vicino. Questo angolo di Liguria, che sino a non troppo tempo fa è stato il porto ufficiale di Casa Savoia, emana effluvi di dolcezza naturale, imprenditorialità umana ed avventura eroica. Evoca ai cuori sensibili storie meravigliose, come quella di Gianni, che, seduto sempre sulla stessa panchina, osserva quel porto ma ha la mente lontana, tra tempeste e risacche, di Oceani mai dimenticati. Grazie Gianni. Grazie. Fabrizio Legger |