BALÖN
A un vero e appassionato rocker capita spesso di viaggiare e la meta principale dei suoi pellegrinaggi è certamente il Rock and Roll Hall of Fame and Museum, un museo che si trova a Cleveland, in Ohio, negli USA. Qui vengono ospitati gli artisti, le immagini i suoni di un genere musicale che ha sempre avuto qualcosa da dire e che si è trovato in prima linea in ogni battaglia di civiltà e comunità umane per il rispetto dei diritti personali fondamentali. Proprio qui, trovo quattro personaggi simpaticamente scatenati e per una volta tanto non sono i Beatles, che pure si trovano a poca distanza e mi strizzano l'occhio. Li vedo ricoperti di giubbotti di pelle scura che riportano alla mente il primo Lennon e i "vecchi" Quarrymen o Bono Vox. Il quartetto di musicisti mi si avvicina pompando il basso e scatenandosi in un assolo di batteria coronato da indiavolati riff di una Fender Stratocaster. Senza scompormi, estraggo penna e taccuino dal tascotto interno della mia giacca e glielo agito contro. Loro si fermano e formano un piccolo cerchio col quale mi circondano. Io comincio a intervistarli. Se si trovano nel tempio del rock, dopotutto, è perché questi ragazzi sono temerari, eroici e gloriosamente umani. Che cosa diceva Jack Black in School of Rock? Ah... già. «Esisteva una maniera di fregare il potente... si chiamava Rock'n Roll!».
Parlateci di voi, fatevi conoscere dai nostri lettori; raccontateci chi siete e quale ritenete sia la vostra missione nella vita.
Siamo i BALÖN, una Rock Band Torinese formata nel 2021, quattro componenti tra i 35 e i 39 anni, nello specifico Michael Cody Mauro (chitarra), Fabio Ventrice (batteria), Andrea Di Gennaro (basso) e Andrea Littieri (voce). La nostra missione è allargare l’orizzonte della nostra musica per poter girare l’Europa e fare di questa enorme passione il nostro unico mezzo di sostentamento, in quanto come diceva Confucio: “Scegli il lavoro che ami e non lavorerai neanche un giorno della tua vita”.
Da un punto di vista Culturale, cosa fate, a quali eventi partecipate e cosa comporta tutto ciò?
Dal punto di vista Culturale cerchiamo il più possibile di partecipare a Concerti e Festival dove si ha la possibilità di creare spirito di aggregazione e interazione tra Musicisti, in quanto crediamo che la musica sia un potente collante tra le persone e possa essere in grado si abbattere le barriere che la società in cui viviamo continua a innalzare.
I ragazzi s'ispirano evidentemente al personaggio Dewey Finn (interpretato da Jack Black) e da ciò che mi dicono anche loro devono avere le stesse mire filosofiche educative.
Quali sono i vostri sogni nel cassetto?
Il nostro sogno è arrivare a poter suonare su palchi internazionali per poter far conoscere la nostra musica a più persone possibile.
Qual è il vostro ricordo artistico più bello?
Sicuramente il nostro ricordo più bello risale all’autunno 2022, un Roadtrip per raggiungere tutti insieme San Marino e partecipare a un concorso per band emergenti. Il viaggio in sé e l’incontro con musicisti provenienti da tutta Italia, in una giornata sfiancante ma bellissima, ci ha sicuramente regalato un momento indelebile per le nostre memorie.
Quali consigli intendete regalare ai vostri fan?
Non sentiamo ancora di avere dei veri e propri “fan” ma più che altro ci rivolgiamo agli amici, quelli di sempre e i nuovi che da poco ascoltano la nostra musica. Consigliamo di ascoltare sempre nuove proposte perché il mondo è pieno di ragazzi più o meno giovani che credono in quello che fanno e hanno davvero tanto da dire. A volte i musicisti “mainstream” dimenticano l’enorme potere che hanno, avendo già raggiunto il successo, e si dedicano alla scrittura di testi sterili che mirano a diventare i soliti tormentoni senz’anima, senza ricordarsi di come hanno cominciato.
Lo spirito è potente in questi musicisti. La loro condanna del "potente" è inequivocabile.
Salite sulla macchina del tempo e andate nel futuro. Dove vi vedremo noi che possiamo raggiungervi solo un secondo per volta? E cosa starete facendo?
Nel futuro, a prescindere dal successo che potrà avere o meno la nostra musica, ci troverete comunque in una sala prove o in uno studio di registrazione a fare ciò che da sempre ci fa respirare e sentir vivi: fare musica insieme.
In quale modo La Gazzetta di Hogwords e la Casa Editrice Hogwords potrebbero esservi d'aiuto in futuro?
Sicuramente La Gazzetta di Hogwords potrà esserci d’aiuto condividendo alcuni dei nostri canali musicali/social/ecc. attraverso la sua rete di contatti e perché no, magari condividere una giornata all’insegna dell’Arte scritta, figurata e musicale aperta a tutti...
L'invito è accolto. Uno dei prossimi vernissage della Casa Editrice sarà dedicato alla Musica e alla musicalità. Parola di rocker.
I quattro ragazzi tornano nel loro spazio museale e mi salutano. Che peccato. Avrei voluto continuare a chiacchierare con loro per scoprire come sole sette note possano creare così tante variazioni e comunicare, unire, far gioire e piangere allo stesso tempo. Ciao BALÖN, il tempo di questa intervista è finito. Il vostro, invece, è appena incominciato...
Pier-Giorgio TOMATIS
Scrittore, Editore, Formatore e Comunicatore
https://www.amazon.it/s?k=pier+giorgio+tomatis
https://www.amazon.it/~/e/B07DN9MMCX