Incontro con Paola de NiscoConosciamoci meglio, chi è Paola De Nisco?
Paola De Nisco è una semplice impiegata del Comune di Genova, che lavora allo sportello dell'Anagrafe in una zona multietnica della città. Ho 58 anni e ho vissuto una parte della mia vita (infanzia e parte adolescenza) a Padova. Ho un'anima creativa che ho espresso, in passato, facendo la cantante in vari gruppi pop/rock/blues. Sono stata sposata due volte e ho un figlio di 35 anni. Come è nata la sua passione per la scrittura? Mi è sempre piaciuto scrivere, fino dalle scuole elementari ma, un po' per la vita che conducevo e per la paura che i miei lavori Letterari non potessero interessare agli altri, non ho mai scritto seriamente un libro. Un giorno, però, un amico regista mi ha chiesto di scrivere due capitoli della storia che avevo in mente e di inviarglieli anche per un suo amico Poeta: i loro commenti sono stati veramente entusiastici e pieni di belle parole, tanto da farmi iniziare questa graditissima esperienza. Quando ha pubblicato il suo primo libro e quali sono state le sue emozioni a tenerlo fra le mani? Il mio primo libro è stato "Io comunque sono Paola" che è la storia della mia vita narrata non in maniera cronologica ma fissando alcuni momenti, ricordi, emozioni che mi hanno fatto diventare la persona che sono oggi. L'ho pubblicato in self-publishing perché il genere, a priori, non era interessante per le Case Editrici. La prima copia ricevuta ha significato la realizzazione di un sogno che credevo impossibile. L' ultimo suo libro come si intitola ? Quale è il suo Editore? L'ultimo libro che ho scritto, e che probabilmente uscirà per Natale, si intitola "Alla fine arrivò il silenzio" e sarà pubblicato dalla Casa Editrice "Divinafollia" di Caravaggio (Bergamo) Quali sono i motivi per cui lo ha scritto, quali le ispirazioni? Può, senza svelare troppo, accennare alla trama del racconto? Mi aveva sempre colpito la storia di una parente di mio marito che aveva avuto una vita molto particolare e l'ho unita a un'altra aggiungendo una parentela tra le due che in realtà non esiste ma che è servita allo sviluppo della trama. Brevemente narra la vita di Isabella, una profuga dell'Istria, alla fine della seconda guerra mondiale, che a causa di alcune sue scelte sbagliate diventa la mantenuta di un ricco armatore sposato. La sua vita è un continuo fiorire di colpi di scena e situazioni difficili che, a mio parere, susciteranno curiosità nel lettore. Quali sono le peculiarità più importanti del suo modo di scrivere, il suo particolare modo di approcciarsi alla Letteratura? Chi legge i miei libri dice che ho una scrittura molto scorrevole e che uso le parole in modo appropriato ed elegante. Scrivo con passione e credo che questo il lettore lo percepisca. Cosa veramente si aspetta da un libro così importante e che sembra destinato a un grande successo? Mi aspetto che il libro possa piacere e arrivare ai vertici, perché io sono una lettrice difficile: se un libro mi appassiona non lo lascio fino a che non arrivo all'ultima pagina ma negli altri casi lo abbandono quando capisco che non fa per me. Ecco vorrei riuscire a incollare, incatenare, il lettore al mio libro. Ci parli dell'ambiente Letterario in cui sta lavorando, credo Genova e i suoi dintorni. Ci racconti, se vuole, come reagisce la città alle proposte degli autori... I genovesi in genere sono amanti dei libri anche se ultimamente è più facile che si abbandonino a letture semplici, soprattutto le generazioni più giovani. Di solito non comprano libri di esordienti ma questo credo succeda in tutto il nostro Paese. Funziona molto il passaparola, in questo caso specifico e esiste una grossa fetta di lettori che partecipano a presentazioni di libri, di qualunque autore. Analizzando la sua esperienza nell'ambito Letterario, si sente di dare qualche consiglio ai lettori e ai giovani che intraprendono la carriera di scrittore? Chi si sente di essere un valido scrittore, magari facendo leggere i suoi scritti a qualcuno del mestiere, non esiti a portare avanti il suo progetto e non demorda se riceverà molti no. Si iscriva a Concorsi Letterari, rompa le scatole a tutte le Case Editrici e, infine, può sempre usare il self-publishing che nel mio caso è servito a farmi firmare un contratto con una di esse. Ci parli del futuro. Sta scrivendo o pensando di proporre nuove Opere? Ho cominciato a scrivere il mio terzo romanzo che racconta sempre di una vita particolare, perché la realtà ci propone avventure molto più interessanti della fantasia. Di solito scrivo in una piccola casa di pietra sopra le "Cinque Terre", dove godo di un magnifico panorama e mi sento libera e lontana da tutte le costrizioni della vita quotidiana, questo mi rende felice e aumenta la mia creatività. Incontro Paola tra le colline delle "Cinque Terre" in una meravigliosa giornata di fine settembre. Il panorama spettacolare dona una bellezza straordinaria alla giornata. Paola si racconta e parla della sua passione per la lettura diventata stimolo per la scrittura, per la narrazione di emozioni e sentimenti. Solfeggia alcune note di blues e capisco quanto sia forte il legame con la musica. Respiro il vento del mare e osservo, lontana, la linea dell'orizzonte. Grazie per l'attenzione, Paola, grazie per la bellissima intervista e per la gioia provata in una giornata così incantevole. Arrivederci.... Claudio Calzoni |