www.lagazzettadihogwords.it
Add text
  • i link alle interviste
  • i link alle rubriche (eventi, recensioni)
  • Prima Pagina
  • Intervista allo scrittore Luigi Bonomi
  • Intervista a Valentina Pellegrino
  • intervista allo scrittore Clambagio
  • Intervista a Fabrizio Rizzolo
  • Intervista a Annibale Barca
  • Intervista a Flavio Declame
  • Intervista alla giornalista Anna Turletti
  • Intervista a Erica Comoglio
  • Ufo tra noi
  • Intervista a Jack lo Squartatore
  • Intervista a Martina De Mieri
  • Intervista a Veronica Pepoli
  • Inteervista a Edgar Allan Poe
  • Intervista a Henry Ford
  • Intervista a Angelina Oswald
  • Intervista ad Amelia De Spell
  • Portici di Carta 2022
  • Elvis, il film. A luci spente, seconda parte.
  • Intervista a Dario Crosetto
  • A luci spente si accendono le emozioni
  • Nuovo anno, Nuova Gazzetta?
  • intervista all'autore Marco Piano
  • Incontro con l'Autore Mario Camarda
  • Incontro con l'autore Gianfilippo Rossi
  • incontro con l'autore Roberto Uggeri
  • Incontro con l'Autore Stefano Nadalini
  • Incontro con l'Autore Marco Gollini
  • Incontro con l'Autore Stefano Zanerini
  • Incontro con l'Autore Sergio Commisso
  • Incontro con l'Autore Roberto Veronesi
  • incontro con l'autore Marco Edoardo Sanfelici
  • Incontro con l'Autore Sandro Gasparini
  • Incontro con l'Autore Federico Castelletti Cazzato
  • Incontro con l'Autore Claudio Calzoni
  • Intervista al dottor Giovanni Macrì
  • intervista a Alessandro Corvaglia
  • Intervista a Lucia Bonato
  • Intervista a Alberto Busca
  • Intervista al Banco Alimentare del Piemonte
  • incontro con Enrico Mario Bianchi
  • Il Discobolo: Symponie Celtique
  • Hogwords presentazione Portici di Carta 2021
  • IL DISCOBOLO: Sgt. Pepper's Lonely Earths Club Band
  • IL DISCOBOLO: A Passion Play
  • IL DISCOBOLO: Rondò Veneziano
  • IL DISCOBOLO: Dolce Acqua
  • Intervista ad Antonio Giuliano
  • In memoriam di Franco Battiato
  • Intervista a Domenico Marino.
  • Intervista a Stefano Zanerini
  • Intervista alla scrittrice Patrizia Valpiani
  • Intervista a Pierluigi Mucciolo
  • intervista a Stefania Lucrezia Fiorelli
  • Intervista a Michele Pansini
  • Intervista a Azzodacorreggio
  • Incontro con Arnaldo Vitangeli
  • Incontro con i musicisti Silvana Poletti e Nico Aloisio
  • intervista a Dino Sibona della "Famija Vinoveisa"
  • Dedicata a Diego Maradona
  • Intervista a Valerio Petroni
  • Incontro con Domizio Cipriani
  • Intervista al Dottor Attilio Andriolo
  • PORTICI DI HOGWORDS seconda parte
  • PORTICI DI HOGWORDS
  • Intervista a Roberto Briatta
  • Intervista a Livio Cepollina
  • Intervista al Dottor Roberto Pinotti
  • Intervista a Darwin Pastorin
  • Intervista a Luigi Farina
  • intervista a Maria Lizzio
  • Intervista a Vittoria Bruno
  • intervista a Gabriella Mosso
  • Intervista a Giovanni Runci
  • Intervista a Salvino Cavallaro
  • Intervista a Alessio Perigli
  • Incontro con il produttore cinematografico Giuseppe Colombo
  • Intervista a Elena Lowenthal, direttrice del Circolo dei Lettori.
  • Profumi virtuali di Sagre d'Autunno
  • intervista al giornalista brasiliano Rafael Valente
  • "La solitudine degli anziani" di Paola Taraglio
  • intervista con "Criminalmente"
  • intervista a Lucia Montauti
  • Rock'n' Wolf
  • Intervista al giornalista Stefano Andrini
  • Intervista ad Irene Perino
  • intervista ad Andrea Cavalieri
  • intervista a Paolo Attivissimo
  • Intervista a Ivan Cribiù
    • Ezio Bosso il Mod: intervista a Naska batterista degli Statuto
  • Intervista ad Enrica Perucchietti
  • intervista al cantante Marco Nota
  • Voci dal Virus: intervista al Professor Giulio Tarro
  • intervista a Valentina Viecca "Musemediali"
  • Intervista a Claudio Tomaello
  • Intervista al libraio Giuseppe Brodetto
  • Papà Magiorin. A Cantalupa la storia e la buona cucina.
  • Storie di ordinaria dittatura. Un articolo di Anna Turletti.
  • Il cielo tornerà blu. Articolo di Paola Alessandra Taraglio
  • Recensioni dei libri pubblicati da Hogwords
  • Intervista a Loredana Cella
  • in ricordo di un amico Bruno Bernardi
  • Incontro con il giornalista Piero Abrate
  • In ricordo di Mario Gontier
  • Claudio Calzoni interview
  • Intervista a Nina Caterina Piga
  • Incontro con Marco Pautasso , Vice-Direttore del Salone del Libro di Torino
  • Altre forme di Salone: i libri di Hogwords (parte 12)
  • Altre forme di Salone: i libri di Hogwords (parte 11)
  • Altre forme di Salone: i Libri di Hogwords (parte 10)
  • Altre forme di Salone: i Libri di Hogwords (parte 9)
  • Altre forme di Salone: i Libri di Hogwords (parte 8)
  • Altre forme di Salone: i Libri di Hogwords (parte 7)
  • Altre forme di Salone: i Libri di Hogwords (parte 6)
  • Altre forme di Salone: i libri di Hogwords (parte5)
  • Altre forme di Salone: i libri Hogwords (parte 4)
  • altre forme di Salone: i libri Hogwords (parte 3)
  • Altre forme di Salone: i libri Hogwords (parte 2)
  • Altre forme di Salone: i Libri Hogwords (parte 1)
  • Il Dramma Corona Virus di Anna Turletti
  • 4 Maggio Il giorno del Toro Quarta parte.
  • Voci dal virus ( prima parte )
  • 4 Maggio il giorno del Toro. La voce ai lettori. Terza Parte.
  • 4 Maggio il giorno del Toro. La voce ai lettori seconda parte.
  • 4 Maggio Il giorno del Toro..la voce ai lettori
  • Incontro con Roberta Bonara
  • Il Tuo Natale ( terza parte )
  • il Tuo Natale ( seconda parte )
  • Il Tuo Natale 2020 ( prima parte )
  • 4 Maggio iI Giorno del Toro
  • Premio Nazionale Arti Letterarie Metropoli di Torino
  • Riflessioni Pasquali di Maria Tortonese
  • Riflessioni sull'Ostensione della Sindone dell'11 aprile 2020
  • La ricetta di oggi: Pollo All'arancia con sedano brasato.
  • Intervista a Sonia Peyrot
  • Incontro con Alessandro Felis
  • Incontro con Massimiliano Bellezza
  • Voci dal virus VIP (seconda parte)
  • Voci dal virus VIP ( prima parte )
  • Voci dal Virus VIP speciale Paola Alessandra Taraglio
  • Voci dal virus ( seconda parte )
  • Incontro con Sara Linaelen Cantodistelle Quero
  • Incontro con Gabriella Gumina
  • Incontro con Ruggero Civita
  • Intervista a Daniele Baron
  • Intervista al giornalista Hervé Bricca
  • Incontro con Teresa Ghigo
  • Intervista a Liliana Rasetti
  • Incontro con Norma Bertalmio
  • Incontro con Sergio Donna.
  • Incontro con Filippo Solito Margani
  • Due recensioni di libri del Vate...
  • Altre recensioni Libri di Hogwords
  • Intervista ad Alessandro Boero.
  • Incontro con Gianni Donaudi
  • Incontro con Emmelia Meitry, poetessa indonesiana
  • Recensioni di alcuni libri della casa editrice Hogwords
  • Appello del Direttore
  • Omaggio della Gazzetta alle donne di Hogwords
  • Novità: il Canale video della Gazzetta di Hogwords
  • Recensioni libri della Hogwords Edizioni
  • Ricordo di Felice e Giovanni Cortese
  • Serata "I Luoghi del Toro"
  • Speciale promozione Hogwords "Lettura Virus"
  • promozione corsa benefica Acus Run per FARO
  • Comunicazione del Vescovo di Lodi
  • Presentazione "La Regina delle Bambole"
  • Incontro con il giornalista Hervè Bricca
  • Presentazione libri sul Toro
  • Intervista doppia a Claudio Calzoni e Maria Tortonese
  • Intervista all'Editore Pier Giorgio Tomatis
  • Viaggio nell'Arte di Plauso Nivo Battistini
  • Serata FANTASTICA
  • Incontro Viaggio Nel Fantastico
  • altre recensioni libri di Hogwords
  • I nostri autori alla Radio !!!!
  • Presentazione Il Grande Racconto di Klimt
  • Recensioni Opere Hogwords
  • Incontro con Alberto Castagneri
  • Incontro con Igor Spadoni
  • Misteri di Torino e Liguria. D. Tacchino e L. Valentini
  • Incontro con Romana Villari
  • Incontro con Danilo Tacchino
  • Incontro con Stefano Nadalini
  • Intervista a Potpourri Comics
  • Incontro con il Maestro Ettore Vigo
  • Incontro con Maurizio Pupi Bracali
  • Incontro con Marco Piano
  • Incontro con Laura Scaramozzino
  • Incontro con Oreste ( Harry Potter ) Ciccariello
  • Incontro con Monica Tomaino
  • Incontro con Paola Alessandra Taraglio
  • Incontro con Alessandra Paganardi
  • incontro con le scuole dell'Innovazione
  • Intervista con DISCOVERY KEPLER ASSOCIATION
  • Incontro con Paolo Baima del Ristorante "Il Polpo"
  • Serata di Piobesi, presentazione di Giuseppina Valla
  • Recensioni dei Nostri Autori
  • Piccole grandi soddisfazioni
  • RECENSIONI DEI LIBRI DI HOGWORDS
  • 15 ottobre 1967
  • Weekend a Portici di Carta e Borgo San Dalmazzo
  • AL CIRCOLO DEI LETTORI con GIUSEPPINA VALLA
  • INTERVISTA A PAOLA DE NISCO
  • Presentazioni e Premiazioni...
  • INTERVISTA A MAURO SAGLIETTI
  • In memoria di un amico
  • INTERVISTA A GAETANO PIZZUTO
  • Appuntamenti ed Eventi
  • INTERVISTA A POSTREMO VATE
  • INTERVISTA A DAVIDE GHEZZO
  • INTERVISTA A "ARTE CITTA' AMICA"
  • INTERVISTA A LELLA BARBERO
  • INTERVISTA A DANIEL FALCO
  • INTERVISTA A GIOVANNI FENOGLIO
  • INTERVISTA A MARIA CONCETTA DISTEFANO
  • INTERVISTA A GIUSEPPINA VALLA
  • Novità EDITORIALI
  • CHI E' CLAUDIO CALZONI ?
  • CHI E' PIERGIORGIO TOMATIS?
  • CHI E' FABRIZIO LEGGER Il POSTREMO VATE ?
  • CHI E' ANNA TURLETTI ?
  • CHI E' ALBERTO CASTAGNERI ?
  • CHI E' DANIEL FALCO ?
  • CHI E' GABRIELLA GUMINA ?
  • Consigli Gastronomici
  • Politica e Finanza
  • CULTURA E LIBRI
  • Pedagogia, Gossip e Attualità
  • Innovazione, Scienza e Tecnologia
  • Sport
  • Pinerolese
  • Psicologia, Costume e Religione
  • TEATRO, VIDEO E CENE CON DELITTO
  • Altre recensioni dei nostri autori
  • http://gabriellagumina.blogspot.com/
  • http://associazionegrupposisifo.blogspot.com/
  • Intervista doppia a Claudio Calzoni e Maria Tortonese
  • http://piergiorgiotomatis.blogspot.com/
  • http://libreriahogwords.weebly.com/
  • http://hogwords2012.weebly.com/
  • http://hogwords2009.blogspot.com/
  • http://pgtomatisweb.altervista.org/
  • Incontro con Liliana Rasetti
  • http://groups.google.com/group/hogworks?hl=pl
  • Nuova pagina
  • Altre forme di Hogwords...il nostro piccolo Stand al Salone virtuale
  • Nuova pagina
  • intervista a Stefania Lucrezia Fiorelli
  • Intervista al Maestro Fabio Rinaudo
  • Avanti un altro. Le Dimissioni del Direttore
  • Intervista a Paula Banda Rendòn
  • Intervista a Paula Banda Rendòn
  • i link alle interviste
Picture

Viaggio nell'Arte Visionaria di Plauso Nivo Battistini 
​

Incontro con gioia il pittore Plauso Nivo Battistini all'interno del suo universo. Sinuose forme di poliedrica natura si agitano intorno ai miei passi, mentre raggiungo il pittore sull'orlo di un precipizio. Sta cercando di guardare dietro il quadro, mentre lo dipinge. Mi sorride. Ci sediamo sul masso che delimita il nulla.
​
Sappiamo che Plauso non è un nome d'arte ma quello che è scritto sulla sua carta d'identità. Può accontentare le curiosità dei lettori sul perché di questo, alquanto insolito nome?
 
Certamente. Il nome mi è stato dato da mio padre Battistini Osval, (anche il suo nome è un po’ particolare). Lui Poeta, disegnatore di Mobili d’Arte ed Ebanista, riteneva che dare i soliti “nomi da onomastico”, era troppo facile. La “persona” con il nome comune avrebbe perso la propria personalità singolare, che per ogni individuo è diversa e unica. Il mio nome ha un’etimologia antica, risale al vocabolo della lingua greca “Plauso” ed è il nome del rumore provocato dalle ali dei gabbiani quando si alzano da terra. Sbattendo velocemente le ali di quei bellissimi uccelli si toccano e producono un suono simile a quello del battito delle mani! Non sempre si sente, perché il rumore bianco della risacca marina ed il vento a volte smorzano il suono, ma a volte è fragoroso, imponente.
Mio padre per decidere quale nome darmi usò un vecchio vocabolario Zingarelli.
Prese il vocabolario, lo aprì a caso una sola volta, ed ecco! … Al primo colpo il mio nome! … Mia madre, più semplice, mi avrebbe dato un nome più tradizionale, ripetitivo, casomai preso dai nomi della sua parentela, come si usava fare tempo fa. Naturalmente il parroco, al momento del battesimo in chiesa, si era opposto a chiamarmi Plauso, ma con mio padre non l’ha spuntata e sono, e rimarrò, l’unico in Italia ad avere questo nome.
 
 
Visto che tutta la sua vita è stata in simbiosi con l'arte, declinata in tante sfaccettature, quali sono le esperienze che ricorda di più, che ritiene più interessanti e formative?
 
Sicuramente il mio trascorso teatrale! L’essere a contatto col palcoscenico per me è come entrare in un’altra dimensione, varcare un portale del tempo per immettersi in mondi fantastici. Ho lavorato in contatto diretto con registi e scenografi di fama come: Eugenio Guglielminetti, Pierluigi Pizzi, Ugo Gregoretti, Sylvano Bussotti, Peter Busse, Filippo Crivelli, Ugo De Ana, Luigi Squarzina, Virginio Puecher, Luca Ronconi, Margherita Palli, Lele Luzzati, Pasquale Grossi ed altri. Sicuramente, dal momento che dovevo esaudire i loro desideri scenografici, soprattutto pittoricamente e tridimensionalmente con la scultura, la mia capacità tecnica e creativa cresceva progressivamente con l’apporto della loro supervisione. Considerando che le mie prime realizzazioni scenografiche per il Teatro Regio di Torino, le ho realizzate ai confini dei miei 17 / 18 anni, si può capire l’evolversi della mia carriera artistica. Iniziai la collaborazione lavorativa con il Teatro Regio di Torino come "Scenografo pittore realizzatore" in concomitanza dell'inaugurazione avvenuta nel 1973 con l'opera "Vespri Siciliani" di Giuseppe Verdi, regia di Maria Callas e Giuseppe Di Stefano, scene e costumi di Aligi Sassu. Poi venni assunto dall'Ente nel 1974 e da allora ho collaborato a tutte le stagioni liriche fino all'Aprile 1995, anno delle mie dimissioni. Ma non solo, anche la musica ha influenzato la mia pittura e la mia ricerca nel campo delle arti visive.  Devo tornare un po’ indietro nel tempo, a quando frequentavo contemporaneamente “L’istituto Moderno di Cultura Artistica” e Il Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino. Nel primo studiavo Scenotecnica e Scenografia Teatrale con la docenza del Professor Ottavio Coffano, docente di Scenografia anche all’Accademia di Belle Arti di Torino. Al conservatorio studiavo Corno Francese, uno strumento facente parte del gruppo degli ottoni nelle orchestre. Il Maestro che sosteneva il corso era Pietro Righini, grande Cornista, primo Corno dell’Orchestra Filarmonica della RAI, nonché docente di Fisica Acustica all’università di Fisica di Bologna. Mio malgrado dovetti abbandonare lo strumento a fiato, per motivi congeniti dentali e, visto che conoscevo il particolarissimo Maestro di Composizione e Musica Elettronica Enore Zaffiri, gli chiesi di frequentare i suoi corsi. Con il suo benestare continuai in Conservatorio con i corsi di Musica Elettronica, dove trovai grande ispirazione, sino all’esecuzione di uno storico saggio al pubblico, concerto-spettacolo davvero unico, eseguito per la platea degli assidui e non del Conservatorio. In quel periodo il Direttore del Conservatorio di Torino era Sandro Fuga. Certo la mia storia musicale ha molti aneddoti interessanti a partire dalla mia amicizia con Franco Battiato fino ai concerti rock del gruppo “Paradox” in cui suonavo la chitarra elettrica. Ne parleremo un’altra volta.

​
Lei vive e lavora a Torino, ci racconta quanto è stata ed è importante questa città per la sua produzione artistica e quali sono i pregi ed i difetti della nostra città?
 
Direi che dal momento che a Torino ci sono nato, la città stessa mi ha accolto sin da quel momento dentro la sua atmosfera metafisica e direi, magicamente surreale! Non per nulla proprio Torino fu la musa ispiratrice per un grande pittore quale fu Giorgio De Chirico esponente delle correnti artistiche del Surrealismo e la Metafisica che disse: “È Torino che mi ha ispirato tutta la serie dei quadri che ho dipinto dal 1912 al 1915”. Penso che questa città abbia molti pregi e molti difetti, penso che mi ha accolto con amore e spesso rifiutato. Certamente è stimolante per chi fa Arte come me. Ispirato da questa città ho creato quadri, sculture e scenografie, centinaia di bozzetti, molti dei quali elaborati in locali di zona Vanchiglia, lungo Po, e nella stessa Via Po. Sono spesso in zona Vanchiglia, dove disegno in alcuni locali del quartiere e non posso fare a meno di ricordare al lettore che l’8 marzo del 1931, in Via Vanchiglia, 2, venne inaugurata la Taverna del Santopalato, dove si celebrava la cucina futurista, locale frequentato da Marinetti, Fillia e Balla, personaggi emblematici del Futurismo mondiale. Se mi fermo un attimo in quella via, sembra ancora di respirare l’aria di quel periodo Il mio vecchio studio si trovava proprio al confine di Vanchiglia (Borgh Vanchija) e Vanchiglietta (Borgh dël Fum). Ho purtroppo dovuto lasciare quel rifugio dell’arte a causa di una pericolosa infiltrazione d’acqua che mi ha creato un allagamento, con conseguente rovina di alcune tele e materiali.
 
Molti suoi quadri affrontano tematiche apparentemente fantastiche e visionarie. Sicuramente denotano un tratto di disegno e costruzione che non va mai ad affrontare correnti pittoriche astratte o non-figurative ma che si avvicina piuttosto ai grandi del fumetto e della illustrazione dei libri e dei racconti fantasy o di fantascienza. Quanto questi generi letterari hanno ispirato la sua opera e quali sono gli autori che predilige?
 
La mia pittura scava nell’interiorità dell’animo dell’essere osservante, usufruisce di elementi simbolici, di norma riconoscibili da quasi chiunque osservi i miei dipinti. Diciamo che semplifico l’osservazione anche di colui che non ha una conoscenza culturale profonda, o specifica nel campo della scienza, della mitologia, della fantascienza o dell’arte. A chi è più avvezzo all’osservazione minuziosa, e con varie conoscenze, probabilmente, le mie tele danno la possibilità di scervellarsi per mettere insieme i vari elementi simbolici, quali tasselli d’un puzzle, per creare una conclusione, un significato personale, una interpretazione apparentemente logica e/o definitiva. Il fruitore della mia arte visiva deve trovarsi ad osservare una immagine che assume varie interpretazioni ogni qual volta passa davanti al dipinto, una sorta di dinamismo pittorico. Un dipinto che ogni volta che lo si osserva fa apparire un “particolare” non visto il giorno prima. E’ una intenzione artistica, non calcolata. A volte metto alla prova me stesso cercando di creare in maniera razionale la “scena” e i “personaggi” che vivono all’interno della tela. Ma nella maggioranza dei dipinti non c’è un personaggio, perché il personaggio è l’osservatore. Ecco, è questo il fattore che mi ha influenzato, che arriva direttamente dalle mie esperienze teatrali e nel campo della pubblicità, dove si usa la psicologia di massa e l’immagine. Razionalizzare la fantasia, cosa non facile, può dare inaspettate realizzazioni ottico-visive. Ho avuto anche un excursus pittorico parallelo, dove ho sperimentato altre tecniche, quali l’astrattismo e l’informale materico, direi uno sfogo liberatorio pittorico, un liberarsi dagli schemi tecno-prospettici ed anche l’op-art, dove la precisione geometrica deve essere assoluta. Ho affrontato sperimentazioni pittoriche che danno supporto alla mia attuale ricerca pittorico-visiva. Certo la letteratura, la fiaba, il racconto, tutto ciò che nasce da altre fervide menti, può avere una qualche influenza per chi disegna e dipinge. Direi che la mia pittura si crea fondendo Simbolismo – Metafisica e Surrealismo, in molti casi il Fantasy prende il sopravvento rasentando la Concept Art (da non confondere con l’arte concettuale) s'intende un elaborato di fantasia con diversi punti in comune con la realtà. Scrittori come Herbert George Wells, inglese, autore di alcune delle opere fondamentali della fantascienza, ha in qualche modo ispirato la mia fantasia, per esempio con il libro “L’isola del Dottor Moreau”. Philip K. Dick scrittore statunitense, che scrisse il racconto che ispirò il grande film Blade Runner. Poi anche Jules Verne, scrittore francese, con i suoi libri “Viaggio al Centro della Terra”, “Dalla Terra alla Luna”, “Ventimila Leghe sotto i Mari”. Anche i fumetti della Marvel Comics, famosa casa editrice statunitense, con i suoi Uomo Ragno, Devil, I Fantastici Quattro, Hulk, X-Men, Silver Surfer e gli altri supereroi mi hanno comunque portato a fantasticare mondi improbabili, ma perché no, anche probabili, l’universo è immenso, quindi ...
 
 
Secondo lei quale è il futuro dell'arte a Torino, in Italia, nel Mondo?
 
Se si parla dell’arte pittorica, o meglio dei pittori, il mio pensiero va a tutte le categorie di artisti.  La romantica immagine dell’artista che va alla ricerca di un mecenate che si preoccupi di lui, e scommetta sul suo futuro e lo segua nella sua evoluzione e nella crescita artistica è ormai da considerarsi qualcosa d’altri tempi. Per quanto riguarda i pittori, quelli che con una cartella sotto il braccio che si presentano al gallerista chiedendo di supportarli, credo che non debbano più illudersi. E’ brutto dirlo, ma i galleristi fanno ormai gli affitta camere, basta che paghi e si prostrano ai tuoi piedi ed in questo modo non si ottengono risultati tangibili. Chiaramente visto questo modo di fare, da parte dei galleristi, in cui si è persa l’interazione con l’artista e si predilige un rapporto meramente economico, non porta da nessuna parte. Molte volte il pittore preferisce l’autogestione, dove la spesa che comunque avrebbe dovuto fare con la galleria viene reindirizzata in maniera oculata per fare inviti, locandine e affitto di un locale da autogestire per l’esposizione. Chiaramente i giovani artisti che sono fruitori di internet, avendo a disposizione tecnologie informatiche, usano canali alternativi per far conoscere la propria arte.

 

Picture
Picture
Come può oggi un artista conquistare le attenzioni della fascia di pubblico a cui si rivolge? Ha consigli da dare ai giovani che si avvicinano alle arti figurative ed al mondo, forse ancor più affascinante, della scenografia teatrale e cinematografica?
 
Sicuramente devo fare delle distinzioni sulla professione del Pittore inteso come Artista.
C’è chi sa veramente disegnare, ha un dono artistico innato, ha una predisposizione naturale, direi anche genetica. Riesce ad abbozzare una copia dal vero istintiva con tutti i crismi che compongono l’immagine, quindi luci, ombre, proporzioni e prospettiva ottica e cromatica e la scuola ne esalta le qualità. Appartiene ad un altro genere di artista colui che è piacevolmente interessato alla disciplina ed ha bisogno di supporto per raggiungere un risultato ottico soddisfacente, quindi deve andare a scuola, per imparare, e poi esercitarsi molto, raggiungendo con lo sforzo, la tenacia e lo studio, buoni risultati.
Infine c’è chi invece si improvvisa pittore, pensando che basta sbattere un po’ di colore e tracciare qualche riga qua e là sulla carta o sulla tela. Con un po’ di pubblicità, qualche gallerista compiacente, un critico pagato, riescie ad arrivare al successo pur non avendo né arte né parte.
Allora! Come facciamo a capire colui chi è veramente predisposto all’arte pittorica, ed è un probabile artista, da chi si comporta da impostore? Senza dubbio facendolo disegnare, chiedendogli di disegnare a primo acchito quello che ha di fronte, indicandogli anche cosa dovrebbe disegnare copiando. Ossia verificarne la sua capacità grafica, e valutarne il suo grado di abilità artistica!
Se avessimo chiesto a Picasso di fare una copia dal vero di un qualsiasi oggetto, o un soggetto richiesto, lui sarebbe stato in grado di farlo, visto che era veramente un pittore (Artista). Naturalmente in seguito ha deciso di stravolgere i canoni della pittura, mostrando nei sui disegni anche quello che non si sarebbe potuto vedere, perché era dietro, nascosto; l’oggetto tridimensionale posto davanti a lui, mentre disegnava non mostrava tutte le sue facce, ma lui voleva che si vedessero comunque, ecco nato il Cubismo!
Credo di essere stato abbastanza chiaro, anche se ci sarebbe da dire di più sulla FAKE-ART, (arte -falsa), come la chiamo io. Qualche tempo fa c’era un articolo de “La Stampa”, che trattava questo problema, è stato pubblicato il 4 maggio del 2010, poi riveduto e ampliato il 14 luglio 2019, si intitola: “Quelli che si credono Picasso” di Francesco Bonami, che spiega come smascherare i bluff dell’arte contemporanea.
Tornando a noi. Come già detto precedentemente, i giovani con le qualità artistiche reali, dalle capacità grafiche innate, con idee realizzabili, in qual si voglia campo artistico: pittura, scultura, scenografia ecc. devono continuare imperterriti sulla strada dell’arte, senza remore e timori. Sono loro che devono farsi avanti per mostrarsi e mostrare la loro realtà artistica innovativa. Difficile che lo faccia un gallerista. Almeno, non qui.
Devono essere cocciuti e non farsi prevaricare cercando di far crescere la loro vera Arte. I giovani artisti sicuramente e fortunatamente possono farsi notare organizzandosi nel fare esposizioni collettive, dove andranno a suddividere le spese per la gestione di uno spazio che possono cercare con facilità su internet. Devono mostrare i loro lavori comunque e ovunque e non lasciarli nascosti nella loro camera o studio che sia. Ma devono anche mostrare le loro reali qualità, e le idee che potrebbero avere in futuro.  Chissà che ritorni a farsi vivo qualche mecenate.
 
Infine, facendo attenzione a non cadere da questo dirupo sospeso nel vuoto profondo, cosa c'è dietro la tela che sta dipingendo adesso, qui, su questo pianeta dall'aria rarefatta?
 
Il dirupo, il baratro, l’abisso, simboli ricorrenti, metafore che stanno a rappresentare l’imprevedibile, o il prevedibile nascosto che l’essere umano crea con l’usare la tecnologia, la chimica e la propria mente in maniera errata. Un turbine vizioso e spiraliforme che cerca di portarci nel baratro, progressivamente come una vite che si immerge lentamente nel morbido legno. Si potrebbe anche svitare, ma si fa finta di non trovare il cacciavite. Guardiamo allora cosa c’è dietro al quadro, prossimo al baratro: il tutto e il nulla, la quiete, il caos, il destino, il passato, il buio, la luce. Ormai ho messo tanti quadri sul ciglio del baratro. Adesso, avvicinandoli posso creare un ponte per attraversare il baratro. E guardare, con l’occhio attento dell’artista, il futuro…

L'azzurro violaceo del cielo è squarciato da raggi di luce improvvisi e nuvole improbabili. Il pittore ha ancora in mano il suo pennello, unica sua difesa nella natura circostante. Il dirupo è aperto sotto di noi e non ha fine. Come l'universo parallelo del sogno si mostra in tutta la sua frenetica ansia e miscela di colori e di suoni. La vita, dietro il quadro, si scatena in forme inusuali e affascinanti...mi appresto a volare, a cercare nei sogni colorati di Plauso una nuova, poetica e fantastica dimensione.

​Claudio Calzoni
Powered by Create your own unique website with customizable templates.