Carissimi lettori, affezionati amici.
Questa Pasqua non è stata certo facile o serena. Il Virus, la malattia, la clausura, hanno creato problemi enormi per tutti. Inutile ricordare quanto l''impossibilità di vedersi e abbracciarsi, di festeggiare assieme alle nostre famiglie uno dei giorni più importanti del nostro calendario, siano state condizioni molto difficili da accettare sia moralmente che fisicamente un po' per tutti. Il senso di solitudine, di abbandono, di immobilità di questi giorni è stato effettivamente molto forte e molto sentito, soprattutto dagli animi più sensibili. Ora la Gazzetta di Hogwords, organo ufficiale della omonima casa editrice, dopo aver pubblicato su queste pagine molti pensieri, poesie e riflessioni di amiche scrittrici e amici scrittori, personaggi del mondo della cultura torinese e giornalisti importanti, ha proposto, per ridare voce alle emozioni degli artisti e degli affezionati lettori, di chiedere alle menti immaginifiche e prolifiche degli amici di "raccontare il prossimo Natale". Certo non è un concorso a chi la spara più grossa e non siamo nemmeno una agenzia di scommesse per cui vince chi ci azzecca, chi va più vicino alla descrizione di cosa succederà fra 8 mesi. Le speranze del direttore risiedono tutte nel "cuore" di chi si cimenta con questa iniziativa. Le riflessioni , i racconti, le piccole o grandi opere, potranno arrivarci anche in formato video, e saranno pubblicate su questa pagina, e sul canale You Tube della Gazzetta di Hogwords. Da buon vecchio mestierante non mi permetterò di giudicare, intervenire o non pubblicare qualcosa, lasciando liberissimi tutti gli artisti di dire, e scrivere, nei limiti della decenza e delle regole dell'educazione, ciò che pensano o credono succederà nel loro personalissimo Natale 2020. Iniziamo con le riflessioni pagane di Igor Spadoni, la speranza di un Natale sereno e ricco d'amore di Manuela Ferrari, ed un racconto profetico e apocalittico di Postremo Vate. Un saluto e buona lettura. Claudio Calzoni |
Igor SpadoniCiao Claudio, Ecco le mie suggestioni rispetto al Natale 2020: "Da pagano Odinista, innanzitutto tengo a precisare, con grande orgoglio ed anche un pizzico di superbia, di non festeggiare il natale in quanto festa cristiana (e quindi la religione responsabile di avere distrutto le Antiche Tradizioni), ma di festeggiare lo Yule o festa Dell'Inverno - mutuato poi in natale, adattamento dalle Antiche religioni. L'intenzione sarebbe comunque la medesima, ovvero di stare coi propri cari e godere di un periodo di riposo dalle fatiche quotidiane. Credo che lo Yule 2020 sarà in atmosfera di regime controllato, una sorta di libertà vigilata sulle ceneri di un dissesto economico senza precedenti da 75 anni a questa parte. Quindi, un po' a causa del virus, ancora in circolo per quel periodo, un po' a causa di un'austerità forzata per via delle ristrettezze a cui, chi piú chi meno, dovrà fare fronte, prevedo un periodo di festa molto composto e minimale; le famiglie saranno riunite in piccoli nuclei, o addirittura solo in coppia. Le rinunce saranno fisiologiche, ma proprio per questo motivo si riscoprirà la bellezza di stare insieme, a vantaggio del mero consumismo che nel mondo di prima era signore incontrastato. Non ci si ritroverà per il regalo, ma per trascorrere del tempo con persone care che, giocoforza, si sono trascurate durante l'anno; i regali, come dicevo, saranno minimali, perché sarà più bello tornare alle cose semplici e genuine, come ad esempio una sciarpa fatta a mano o i biscotti cotti nel forno di casa. Il virus ha tolto molto, come il lavoro, il potere d'acquisto, i rapporti interpersonali, gli eventi, ma ha anche donato un vecchio spirito cameratesco tra le persone, in cui le cose semplici e sincere, alla fine di tutto, sono infinitamente meglio di parossistica tecnologia, sovrappiù e falsi sorrisi. E la gente lo capirà." Ecco il mio umile immaginario. Igor Spadoni Torino 16 aprile 2020 . |
Manuela FerrariNatale 2020 E' venerdì, mancano pochi giorni a Natale, meno di una settimana. Siamo all'U&P; ci lavora mia figlia Sissi. Questo è un centro di formazione permanente, dove si organizzano corsi di ogni genere, dalla ginnastica alle lingue, dai corsi di scrittura creativa ai corsi di pittura e fotografia; dalla cucina ai massaggi; un po' di tutto insomma. Quello passato è stato un anno anomalo e difficile. Il 2020 ci ha regalato mesi di immobilità, di ibernazione mondiale a causa di questo “benedetto (o maledetto) virus”. Mesi di clausura, spesso di solitudine, come per me che vivo sola: la mia famiglia, mia figlia, il suo compagno ed Erik il mio meraviglioso nipotino di 4 anni (che ha festeggiato il compleanno a marzo a porta chiuse solo con i genitori), abitano ad un km di distanza da me, ma per mesi ci siamo “visti e sentiti” solo al cellulare; il mio compagno che già vedevo poco normalmente invece abita a più di 400 km dalla mia città. E' stata dura, sì, diciamolo pure. Tutto sommato però il tempo è passato relativamente in fretta, ma soprattutto ha tirato fuori i nostri talenti nascosti. Io ho fatto di tutto e di più. Ho cucinato come mai avevo fatto da quando abito da sola. Dovete sapere che nella normalità apro il frigo e guardo cosa c'è; non mi siedo a tavola, se non per fare colazione, perché pensare di pranzare o cenare da sola, mi intristisce. Accostarsi al desco per mangiare un buon piatto di pasta e bere un bicchiere di vino, per me è condivisione, non è riempirsi solamente la pancia, per cui, visto che vivo sola, solitamente prendo al volo ciò che trovo, mi siedo davanti alla tv e trangugio ciò che ho nel piatto, giusto perché si deve mangiare. Beh, in questo lungo periodo ho imparato a coccolarmi un po' e ho cucinato cose che piacciono a me, per il puro gusto di sentirmi soddisfatta. Ho sfornato chili e chili di pane, di grissini, di dolci. Ho ordinato le centinaia di foto accumulate in tanti anni; ho letto qualche libro, ho lavato finestre, pulito mobili e pavimenti; ho disposto i libri per argomento nella libreria; ma ho fatto anche altro. La mia meravigliosa mamma faceva la sarta e mi ha lasciato in eredità, oltre alla macchina da cucire, un sacco di scampoli di stoffa, di bottoni, di pizzi e merletti e perciò ....ho creato...,oh sì, ho creato un sacco di decorazioni, centrini, cestini, tovaglie e “portatutto”, vestitini per le bambole e.....e....e...tutte cose di cui ho già comunque la casa piena, tutte cose inutili, che non servono a nulla secondo il mio lontanissimo compagno. Però mi hanno aiutato a passare il tempo e la sera arrivava più in fretta. Sissi invece, oltre ad essere impiegata presso l'ufficio dove lavora, è pure un'artista. Ha fatto la scuola d'arte ed il DAMS a Bologna e con pennelli e colori se la cava egregiamente. Nella sua casa, peraltro piuttosto piccola, ha condivido la sua clausura, un po' in ferie, un po' in cassa integrazione, con il suo compagno Lorenzo (che ha potuto lavorare invece in smart-working) e con il vivacissimo Erik, che ben poco tempo per sé stessa ha lasciato alla madre. In ogni caso anche lei è riuscita a trovare dei piccoli spazi da dedicare alla sua passione. Con i pochi mezzi a casa, tipo i colori e le penne colorate del demonietto, per ogni giorno di chiusura forzata tra le mura domestiche, è riuscita a creare su di un piccolo quadernetto ad anelli, divertenti e tenerissimi quadretti giornalieri, un diario di immagini che prendevano spunto da ciò che accadeva in quei giorni. Ogni giorno li ha pubblicati sul suo profilo facebook e viste le positivissime reazioni degli amici che le suggerivano di pubblicarli una volta finito questo brutto periodo, ha iniziato a pensare cosa effettivamente farne. Per cui veniamo ad oggi, ad una settimana da Natale. E' l'ultimo giorno di questa mostra/mercatino organizzata nell'aula magna dell'U&P. L'idea è nata appunto da mia figlia che nel giro di poche settimane ha organizzato con i suoi colleghi e con gli “studenti” dei vari corsi, non solo quelli di pittura e fotografia o scrittura solitamente coinvolti in questo genere di attività, ma con tutti quelli che volevano partecipare. Ognuno ha portato ciò che è stato creato, inventato e realizzato nel periodo del Covid, per riempire il tempo ed è nato questo evento chiamato “Virus, anche arte e solidarietà”. Tutto ciò che è stato esposto, dai quadri alle fotografie, dalle sculture ai lavori “fai da te” è stato messo in vendita ad offerta ed il ricavato raccolto messo a disposizione di chi ne ha bisogno, di chi ha subito in modo pesante questi mesi agli arresti domiciliari, perdendo il lavoro e spesso lottando contro la malattia. E ciò che è stato raccolto è veramente tanto. La solidarietà dei miei concittadini è veramente commovente. Migliaia di euro che verranno donati ai meno fortunati. I miei lavoretti di cucito fatti a mano, per la gioia del mio compagno, ora allieteranno forse altre persone, saranno ospiti graditi in altre case, o forse diverranno piccoli regali per il prossimo imminente Natale. Il libretto illustrato di Sissi è stato invece un vero successo e se lo è aggiudicato, già il primo giorno, un noto vignettista della città con una donazione piuttosto cospicua. Mi guardo intorno. Poco o nulla è rimasto sugli scaffali e sono veramente contenta. Fra pochi minuti arriveranno le “maestranze” per la chiusura, non solo della giornata, ma di questa bella iniziativa. Ci sono tutte le autorità: direttori, presidenti, vice presidenti i colleghi ed gli assessori alla cultura provinciali e comunali ed anche il Sindaco che, dopo un breve discorso con una certa commozione riceve dalle mani di mia figlia un euro simbolo della cifra reale che sarà invece devoluta. Un attimo di sincera gratitudine per tutti, una fetta di panettone, un mucchio di tartine e qualche cabaret di biscotti fatti dai cuochi che tengono i corsi di cucina, parecchi bicchieri di spumante; tante strette di mano, tanti abbracci e nessuno che vuole lasciare quell'aula. Il Covid-19 oltre a tanta tristezza e sacrificio oggi ci lascia pure questo momento di felicità e gratitudine. Giovedì sera 24 dicembre, Vigilia di Natale. Nella nostra famiglia il Natale si festeggia la vigilia. Ci sono tutti: mia figlia, Erik, Lorenzo ed i suoi genitori, miei consuoceri; con loro ormai da anni festeggiamo l'arrivo di Babbo Natale in casa mia in allegria, davanti ad una tavola imbandita. Quest'anno però è un Natale speciale, perché è finito questo brutto momento, perché c'è un bellissimo albero tutto colorato con le luci intermittenti e le decorazioni fatte in famiglia su cui ognuno di noi ha appeso qualcosa di suo, ma soprattutto perché c'è anche lui, Domenico il mio compagno che è arrivato da lontano. I Natali scorsi li ha sempre passati con i figli della sua famiglia allargata, con i quali si è concesso invece, quest'anno qualche giorno di vacanza, la scorsa settimana in casa del maggiore che abita a San Marino. Così ha potuto scegliere di trascorrere il primo nostro Natale assieme. Ed io sono al settimo cielo. Abbiamo mangiato e bevuto in allegria fino al momento di scartare i pacchi, non molti in verità, visto che si è deciso di essere più parchi coi regali quest'anno, abbiamo capito che le cose importanti sono ben altre. Solo con il bimbo abbiamo trasgredito ed abbondato un po'. Lui è ancora piccolo per capire quanto dolore ha portato quest’anno ed avrà tutto il tempo davanti a sé per imparare che la vita è piena di sorprese. Lasciamo che si goda ancora la sua fanciullezza. La sera di venerdì scorso, alla festicciola di chiusura del mercatino, il vignettista che ha comperato il libretto illustrato di Sissi, mi ha avvicinato e mi ha chiedo di dare a mia figlia un pacchettino ben infiocchettato, nel momento in cui avremmo festeggiato il Natale. Pacchettino che ho provveduto a mettere assieme agli altri sotto l'albero. Sgomento, meraviglia e curiosità negli occhi della mia bambina, mentre scartava il pacco. All'interno, il suo librettino illustrato ed un biglietto che dice: “ Ti restituisco questa tenerissima e divertente opera, perché rappresenta uno spezzato della TUA vita, vissuto in un momento di disagio. Questo è il TUO diario che ti ha visto oltre che donna e madre anche artista in quel brutto momento e ti ha aiutato a superarlo. I tuoi sentimenti tradotti in bellissimi disegni colorati. Il mio regalo non è questo comunque, il mio regalo è chiederti e proporti la tua collaborazione per illustrare un mio nuovo progetto che parlerà di madri, padri e figli, che parlerà di famiglia. Con affetto....” Sorrisi bagnati di lacrime e di nuovo commozione per un regalo così inaspettato, forse l'inizio di qualcosa desiderato e mai realizzato? Altri regali. Per Eliana e Luciano, gli altri nonni, un week end in quella SPA dove avrebbero voluto andare a primavera quando invece si sono ritrovati tra le quattro mura del loro appartamento aspettando di poter uscire. Un pacco più grande da scartare: uno zaino, super-tecnico da 35 litri, e due biglietti aerei aperti per il Portogallo. Non ci siamo mai stati io e Domenico; questa primavera partiremo per il Cammino Portoghese che da Lisbona ci porterà a Santiago di Compostela; è arrivato l momento di rimettere lo zaino in spalla. Buon Natale o come ha detto un caro amico tempo fa...Buon Virus! Nulla accade per niente. Questo il mio sogno, il mio pensiero aspettando di vivere il mio prossimo Natale, con amore, solo con amore. Manuela Ferrari Bolzano 16 aprile 2020 |
Postremo VateVATICINIO (ApocaliCovid-19) La Stella Cometa è nera, come un minaccioso serpente disteso tra le stelle del cielo. I giorni dell’Umanità corrono, spasmodici, verso un raccapricciante omega. Ricordo, quando passammo la Santa Pasqua segregati in casa, nella quarantena ributtante tanto osannata dagli isterici fifoni, per ordine del conte tiranno. Molti di loro, drogati di fasullo ottimismo, pensavano che la pandemia sarebbe finita e che tutto sarebbe tornato come prima: la sospirata normalità! Invece, è accaduto tutto quello che doveva accadere, perché l’Apocalisse non è un libro scritto da un folle visionario ma è Parola di Dio. Il Gran Nemico, l’Anticristo, il Figlio di Satana, ha rivelato il suo vero volto. Il virus Covid-19 è stata l’arma infernale con cui ha privato l’Umanità della propria libertà e, privare gli esseri umani della loro libertà individuale, significa ridurli al rango di schiavi. Così è stato fatto. Il vaccino tanto bramato dai folli che sempre temono la morte, è stato il marchio satanico con cui si è suggellata la perdita definitiva della libertà per tutti coloro che hanno accettato, servilmente, di sottostare al volere dispotico di questo Falso Filantropo Senza Nome che è stato chiamato “Luce della Speranza”, “Benefattore delle Genti”, “Salvezza dell’Umanità”. Ora, tre quarti della popolazione mondiale, contrassegnati dal suo marchio immondo, sono asserviti ai suoi lerci e ributtanti voleri. Si vive da schiavi. Si obbedisce agli ordini del Nuovo Padrone, si è costretti a elogiare le sue menzogne, si vegeta nell’abominio e nella falsità. Le grandi corporazioni economiche adesso dominano l’intero pianeta. Si può solo più comprare e vendere nelle catene commerciali di proprietà della Bestia. Chi non è stato “vaccinato” e, quindi, “marchiato”, non può né comprare e né vendere, proprio come è scritto nell’Apocalisse. Le Armate delle Tenebre marciano su tutta la Terra e compiono le atrocità più spaventose e gli abomini più raccapriccianti. La Santa Romana Chiesa è stata trasformata in una grottesca e risibile Chiesa della Fratellanza Universale. Solo una piccola parte dei vecchi fedeli, cattolicissimi, devoti e pronti all’estremo sacrificio, non vi ha aderito. Io ne faccio parte e ci raduniamo segretamente, continuamente braccati dai Segugi del Male. Ora, l’Anticristo siede sul Trono che fu di San Pietro e dei suoi successori e da lì tiranneggia l’intero mondo. Io faccio parte di quel quarto di umanità che ha detto NO all’Anticristo e al suo Regno di Falsità e di Terrore. Vivo di miseria e di stenti, mi nutro, quando va bene, un paio di volte la settimana e solo di scarti o di elemosine, perché chi non è stato marchiato-vaccinato non può acquistare neppure una dose di cibo giornaliera. Quello che era, un tempo, il Santo Natale, è diventato una parodia immonda, un sacrilegio blasfemo, una pantomina oscena della festa che fu un tempo, in cui viene celebrata la Potenza della Bestia e la Nascita del suo Regno nefando di Orrore, Morte e Distruzione. Tutti i governanti della Terra si sono prostrati di fronte alla Bestia. Solo la Russia, la Cina, il Venezuela, Cuba, l’Iran , la Siria, il Laos e il Vietnam, si sono opposti, ma le nuove armi distruzione di massa di cui dispone la Bestia, hanno annientato quei popoli. Chi è sopravvissuto, rantola nella miseria e nella disperazione. Il trionfo degli oligarchi e dei falsi profeti, servi della Bestia, è totale. È dunque un futuro di schiavitù e di desolazione quello che attende ciò che resta dell’Umanità? No, niente affatto. Nel cielo nero dell’Odio e dell’Abominio, sono già comparse misteriose luci ineffabili, che neanche il Potere Oscuro della Bestia riesce a spegnere. Venti invisibili soffiano da Oriente e da Occidente senza tregua. Stelle luminosissime, come le schiere angeliche delle milizie celesti, rifulgono ormai da qualche giorno su tutto il globo. Domani sarà il giorno di Natale e può darsi che un qualcosa di tanto atteso succederà. L’Umanità non può finire così, o, almeno, quella piccola parte di umanità che ha avuto il coraggio di dire NO, ovvero, NON adorare la Bestia, NON accettarne il marchio, NON avere il denaro come unico fine dell’esistenza umana. Può darsi che domani qualcosa, davvero, accada. Nuovi orizzonti di Luce, simili a ferite sanguinanti, potrebbero aprirsi nella cappa di tenebre che avvolge la Terra. Noi sopravvissuti abbiamo sofferto tantissimo ma oggi, da questi arcani segni, abbiamo compreso che non tutto è perduto. Fare le scelte giuste, alla fine, paga sempre. Una vita onesta e devota non può mai cedere alla malvagità. Ora, è scoccata la Mezzanotte e le campane oscene della Chiesa dell’Abominio chiamano a raccolta le schiere dei loro ignobili servi. Ma ecco… ecco la Luce tanto attesa… ecco che il Cielo si apre e le Potenze del paradiso si riversano su questo opaco atomo del Male! È venuto il momento della resa dei conti, quanto è scritto nell’Apocalisse si sta avverando. Le Forze del Male saranno sconfitte ma ciascuno di noi, nel profondo del proprio cuore, sa che nulla, nulla, nulla… sarà più come prima! Postremo Vate Pinerolo 16 aprile 2020 |