Claudio Tomaello. Cartografo dell'Anima e youtuber di successo.
Incontro Claudio Tomaello lungo la strada che corre sul fondovalle di un bellissimo panorama alpino. Il silenzio e il frusciare leggero dei rami degli abeti che ci circondano evocano, con garbo e delicatezza, le emozioni che regala al mondo il mio giovane interlocutore. Appassionato scrutatore della mente umana e di tutto ciò che sta dentro e fuori l'anima, ha scoperto in se stesso la grande forza del suo modo di raccontare e lo ha donato al mondo attraverso la rete. I suoi racconti, le sue fiabe, i suoi personaggi hanno donato al popolo dei naviganti una nuova speranza e tantissimi spunti di fiabesca riflessione.
Conosciamoci meglio, chi è Claudio Tomaello? Ci disegni il suo autoritratto. Non sono mai stato bravo a disegnare, anche da piccolo io preferivo immaginare; così l’autoritratto ve lo svelo attraverso qualche immagine. La prima è il pallone giallo che mio nonno mi regalò quando non sapevo ancora camminare; la seconda è il sentiero che portava alla “Valle della Morte” dove con un amico avevo costruito una casetta in legno; la terza è la luce della lampada della scrivania che illuminava una montagnola di libri; la quarta è il profumo di uno di essi, “La Spada di Shannara”; la quinta sono le parole e gli sguardi delle condivisioni con gli amici; la sesta è un punto di domanda che si stagliava sulla copertina del mio quaderno di poesie; la settima è il bosco del Cansiglio e tutte le risposte che mi ha donato; l’ottava è il primo grande amore e le sue peripezie; la nona l’Amore di oggi che tutto feconda; la decima sei piccole mani che stringono la mia; l’undicesima la grazia delle fiabe e delle storie che mi vengono a trovare, la dodicesima la spinta interiore a raccontarle. E poi? Chissà… ci sarà spazio per tutto quello che verrà. Come è nata la sua passione per youtube, i video che produce e la sua voglia di portare avanti iniziative Culturali fuori dal coro? Ho avuto la grazia di fare molte esperienze nella mia vita e di comprendere alcune leggi profonde che la governano, così da subito ho sentito il desiderio ma anche il dovere – una sorta di imperativo etico – di fare la mia parte per condividerle, metterle a disposizione di chi ha voglia di ascoltare. Fino a una ventina di anni fa non avevo affatto l’idea di diventare un narratore teatrale, ho semplicemente seguito il filo rosso che la Vita mi mostrava innanzi e che legava i diversi avvenimenti che di volta in volta mi accadevano. Uno dei più importanti è stato l’incontro con le fiabe. Come molti, le avevo sempre considerate storie per far addormentare i bambini, solo a un certo punto ho compreso che invece sono anche testi sacri che possono risvegliare gli adulti. Ci parli di queste ultime, che hanno avuto molto successo. Come è nato il Detective dei simboli? Quello che tento di fare nei miei spettacoli di narrazione teatrale, nei seminari di crescita personale e anche attraverso i video su youtube è di mostrare e far vivere il concetto che le fiabe sono vere, ovvero che i simboli che in esse sono intessuti ci offrono chiavi di lettura per comprendere ciò che ci sta accadendo ora e stimoli per mettere in atto cambiamenti concreti. Le fiabe non sono il racconto fantastico di un episodio accaduto chissà dove tanto tempo fa ma la narrazione simbolica di ciò che sta accadendo dentro di noi, adesso. Le fiabe, in fondo, raccontano realtà profonde, spirituali e lo Spirito, se è vero, lo deve essere sempre, anche in tutto ciò che viviamo quotidianamente. Per questo nei miei lavori collego i simboli agli avvenimenti reali. A livello sociale siamo immersi in una Narrazione Dominante che diamo per scontata, forma le nostre convinzioni e spesso ci allontana dalla nostra umanità profonda. Io propongo la prospettiva delle Fiabe, che va in direzione opposta, verso il luogo più bello che ci sia: noi stessi. Il “Detective dei Simboli” si inserisce in questo filone ed è un modo leggero di condividere questa differente narrazione della realtà. Racconta del Commissario Soppelsa e delle sue indagini simboliche dei fatti sociali. Ricordo bene come è nato questo personaggio: ero a casa di amici, in montagna. A un certo punto sentii un rumore sordo provenire dal pianterreno. “Ah, non preoccuparti”, mi rassicurarono, “è il nostro vicino, il signor Soppelsa… è sempre nel suo garage a lavorare”. Non so cosa stesse facendo quel signore ma nella mia immaginazione egli mi apparve come un agente segreto che, in modo un po’ goffo, cercava di carpire i segreti del mondo. Ecco, in fondo anch'io ho il suo stesso scopo: carpire i segreti della nostra interiorità. Entriamo nel personale, preferisce insegnare o recitare? Preferisco condividere ciò che ho scoperto e testimoniarlo; a volte lo faccio recitando, a volte insegnando, a volte mescolando le due cose. Per questo negli anni le mie attività hanno preso forme diverse: dalla narrazione teatrale con veri e propri spettacoli ai seminari di crescita personale dove invece è più ampia la parte di formazione; dalle conferenze di una sera ai video su youtube. Negli anni ho anche trovato dei compagni di viaggio: penso in primis a Stefano Bonato, chitarrista, con cui portiamo in scena alcuni spettacoli scritti da noi e a Paolo Bressan, counselor e insegnante di biodanza, con cui rendiamo vive e danzanti le fiabe. È una gioia poter condividere arti e talenti diversi, creando qualcosa di nuovo e di bello, che è molto di più della somma delle singole parti. Ha pubblicato anche dei libri e con quali Editori? Se no, le piacerebbe? Finora ho autoprodotto un libro sulle chiavi per entrare nel mondo delle fiabe (“Le fiabe sono vere”) e, con Stefano Bonato, un audiolibro di un nostro spettacolo di narrazione teatrale (“Porto di Terra”). Ho in cantiere una trilogia – I Segreti delle Fiabe – in cui vorrei analizzare alcune delle fiabe più famose, mostrando come ognuna di esse ci aiuti a esplorare un nostro particolare territorio interiore. Vorrei rivelare le Fiabe per ciò che sono: mappe della nostra interiorità (io, in fondo, mi sono sempre sentito un cartografo dell’Anima). Per il momento ho delle manifestazioni di interesse da parte di alcuni Editori; mi auguro che si possano concretizzare o comunque di trovare un Editore che creda in ciò che propongo. I suoi amici come si sentono ad avere in rubrica un Autore/Attore? Bisognerebbe chiederlo a loro! Non credo abbiano sensazioni particolari, io sono sempre il loro amico Claudio. È vero che negli ultimi anni la mia figura, pur se in una piccola nicchia, sta diventando pubblica; io me ne rendo conto solo in certi frangenti, per esempio quando leggo alcuni commenti davvero commoventi ai miei video. Per il resto ho la fortuna di avere 46 anni e quindi di avere ben chiaro che la cosa più importante è vivere al meglio la propria quotidianità, senza dar troppo peso ai venti e alle sirene dei social network. Un uomo è ciò che vive giorno per giorno, non ciò che appare in un post. Si sente di dare qualche consiglio ai giovani che vorrebbero realizzare dei video? Credo che l’importante sia avere qualcosa da raccontare, poi il mezzo per farlo si trova. E i video sono uno di questi mezzi. Non ho esperienza particolare sui video per permettermi di dare dei consigli tecnici. Vorrei invece qui condividere uno spunto di riflessione sul tema della lentezza. Oggi uno dei valori indiscussi che la Narrazione Dominante ci propina è la velocità. È fondamentale essere veloci, efficienti, efficaci, produttivi. Lo trovo disumanizzante. Noi essere umani siamo capaci di andare veloci, certo, ma come in ogni aspetto della vita abbiamo bisogno di coltivare anche il polo opposto per raggiungere un equilibrio. In questo caso, permettersi la lentezza, il tempo necessario per metabolizzare le esperienze. A tal proposito, ricordo una tentazione da cui sono stato posseduto qualche anno fa, quando i miei video cominciavano a essere guardati al di fuori dalla cerchia degli amici e conoscenti: farne un altro e poi, subito dopo, un altro ancora. Per non perdere “followers”, per “stare sempre sul pezzo”. Questa era la strada che la “velocità” mi imponeva ma, appena la imboccai, l’ispirazione mi abbandonò. Un’opera artistica ha bisogno di tempo per sbocciare; se la forziamo, muore. Se invece le lasciamo il proprio tempo, sbocciamo anche noi. Ci parli del futuro. Sta scrivendo, pensando o organizzando cose nuove? Da qualche anno sono in un periodo di ispirazioni abbondanti, quindi non mi mancano certo idee per nuovi progetti! Oltre alla trilogia “I Segreti della Fiabe” a cui accennavo prima, mi piacerebbe collaborare con altri artisti e compagni di viaggio che negli anni ho conosciuto e sviluppare:
Infine, proprio in questi giorni sto finendo di preparare un ciclo di tre nuovi seminari sulle fiabe, “Fiabe di Libertà”, un percorso in tre tappe che possa nutrire le altrettanti parti di cui siamo composti (pensare, sentire, agire), dandoci strumenti per affrontare il grande cambiamento epocale che stiamo vivendo. Per finire ci racconti di questo periodo tremendo del virus. Cosa rimane di questi giorni di quarantena? Con quali speranze e desideri si appresta al ritorno della vita normale? Durante la quarantena mi sentivo in prigione, isolato… la mia Anima era proprio come Raperonzolo, la Principessa rinchiusa dentro la torre. Nella fiaba alla fine ella trova la liberazione… e io? Come potevo liberarmi? Se le fiabe sono vere, mi dicevo, possono darmi delle risposte anche a questa domanda. E così ho iniziato un nuovo percorso dentro tre di esse (Il Principe senza Paura, Raperonzolo, Hansel e Gretel) e sono nate le tre videoconferenze sul Coronavirus e le fiabe che ho proposto durante quei mesi e che potete guardare nel mio canale youtube. Riporto qui un’immagine di questo percorso: spingere la strega dentro il forno. Questo è il gesto decisivo che permette a Hansel e Gretel di liberarsi. La strega sono le nostre convinzioni limitanti e le forme-pensiero anticoscienza della Narrazione dominante. Questa spinta ha due caratteristiche fondamentali: è senza rabbia e ha una direzione. Questi, ci dice la fiaba, sono gli ingredienti fondamentali per una vera liberazione. Brevemente ve le illustro. La strega si nutre della rabbia, dell’odio, della disperazione dei due bambini; se essi la odiassero, la alimenterebbero e quindi la strega diventerebbe più grande e… non passerebbe più attraverso il buco del forno! Hansel e Gretel sono le due parti della nostra Anima. Se lasciamo che la nostra Anima reagisca con rabbia, essa non fa che nutrire la nostra Strega interiore. Siamo chiamati quindi ad attuare una resistenza non violenta contro ciò che va contro la nostra coscienza. La spinta di Gretel, poi, ha una direzione: dentro il forno. Esso è il forno alchemico, il luogo in cui avviene una trasformazione (la strega viene ridotta in cenere e la cenere è simbolo non di morte ma di un nuovo possibile inizio perché essa protegge il terreno e permette a nuove piante di nascere). Ecco allora il messaggio della fiaba: prendiamo le convinzioni che ci limitano, gli aspetti della Narrazione Dominante che ottenebrano la nostra coscienza e spingiamoli dentro il forno: con tutta la nostra forza ma senza odio e con il desiderio profondo di usare questa esperienza per trasformarci. E per il futuro io farò di tutto affinché questo movimento interiore di cambiamento continui, utilizzando tutto ciò che accadrà come occasione per diventare migliore perché proprio questo è il motivo per cui siamo nati: cambiare. La passeggiata nel bosco incantato è finita. Il tramonto dona luce meravigliosa alle cime dei monti e dispensa ombre leggere tra i pini, sul cammino che abbiamo affrontato. Claudio, si vede e si sente, è una persona speciale. La gioia di averlo conosciuto è pari a quella d'aver potuto farlo conoscere ai nostri lettori. Lo saluto. Lui va, corre a indagare le strade dell'anima, utilizzando le carte, le mappe che disegna il suo cuore. Felice di poter narrare, nei suoi video, con stile ed empatia, le sue storie. Che diventano nostre. Claudio Calzoni Pier-Giorgio Tomatis Miei riferimenti: facebook: Claudio Tomaello Narratore youtube: Claudio Tomaello www.claudiotomaello.com [email protected] - Il Coronavirus e le fiabe https://youtu.be/eQkLyJ3Kxxk - La libertà ai tempi del Coronavirus https://youtu.be/-SVM-SpWgrc - Con le Fiabe #ioescodalpiensierounico https://youtu.be/_z4gD1yjLj4 |