Incontro con Ivan Cribiù: "La ricetta perfetta"
Un uomo dai molteplici interessi, uno che non sta mai fermo e che non ha tempo nemmeno per dormire. Incontriamo lo chef, il divulgatore, l'insegnante, l'attore e lo speaker radiofonico Ivan Cribiù, passeggiando nei giardini bellissimi della Villa Borromeo Visconti di Lainate. Ringraziando Ivan di avermi fatto conoscere un posto magico come il Ninfeo custodito in questo parco inizio a intervistarlo.
Conosciamoci meglio, chi è? Ci disegni il suo autoritratto. Sono Ivan Cribiù, nato a Rho il 17/02/1975 residente a Lainate. Faccio lo Chef da più di 30 anni e sono personal chef itinerante. Sono docente di tecniche professionali di cucina presso istituti alberghieri, collaboro con diverse realtà a livello accademico e proprietario e manager di "Gamgamservice". Ho una bella passione e una buona professione come speaker radiofonico presso CLUSTER.FM, con le trasmissioni "CRIBIUCHEBUONO" e "LA RICETTA PERFETTA", come conduttore, presentatore e attore. Lavoro con i bambini e i disabili da più di 20 anni con corsi di cucina teatro ed espressione. Amo organizzare e fare lunghe camminate in montagna e al mare. Il viaggio è un percorso di sapori, profumi, Arte, Cultura e sport. In fondo sono un Poeta. La cucina è Arte, la mano è il mio pennello. La Cultura del nostro Paese, in tutte le sue sfaccettature, mi rende orgoglioso di essere italiano. Come è nata l'idea di diventare "imprenditore/chef, docente, consulente, formatore, tutor, speaker, animatore e conduttore/actor"? Diciamo che provengo da una famiglia che ha sempre fatto della Cultura della cucina un "must". E visto che la cucina è un Arte, nel proseguo della mia vita professionale ho cercato di fonderla con quel che mi piace e da qui la Poesia, la radio, la TV, il teatro e tutto quello che circonda questi settori. Ci parli della sua professione abbinata ai social e della loro importanza anche, e soprattutto, in quest'epoca di Covid19. I Social sono importanti ma non indispensabili. Danno la possibilità di arrivare a chiunque, ovunque, in ogni momento e ciò aiuta anche me, in questo periodo, nel far arrivare il mio pensiero. Sapere di riuscire a intrattenere il pubblico e dargli un'opportunità di svagarsi mi rende molto orgoglioso. Che cosa manca a questo Paese, secondo il suo parere, per far tornare il territorio italico... Caput Mundi? Sicuramente un Paese bello e particolare come l'Italia, che è primo al mondo per Cultura, Arte, enogastronomia e turismo, dovrebbe concentrarsi soprattutto su quello, perché siamo bravi e capaci. Certo ci vuole la voglia! Ha pubblicato anche dei libri e con quali Editori? Se no, le piacerebbe? Ho pubblicato una raccolta di poesie. Mi piacerebbe molto scrivere un libro. I suoi amici e familiari come hanno contribuito a farla crescere professionalmente? La famiglia è stata fondamentale e importante nella mia crescita professionale e umana. Venendo da radici contadine e povere mi ha fortificato e formato per quello che sono oggi. Gli amici sono tutto, non ci fossero bisognerebbe inventarli (chiaramente quello veri e non gli amici di convenienza). Si sente di dare qualche consiglio ai giovani che si affacciano solo ora alle porte del mondo del lavoro? Di essere fiduciosi, costanti e appassionati. La curiosità è Cultura. Ci parli del futuro. Sta facendo, pensando o organizzando cose nuove? Ci sono diversi progetti in ballo. Certamente quando saranno realizzati se ne parlerà e molto (visione scaramantica ma sono fiducioso). Per finire ci racconti di questo periodo tremendo del virus. Cosa rimane di questi giorni di quarantena? Con quali speranze e desideri si appresta al ritorno della vita normale? Periodo difficile su tutti i settori. La perdita di amici, il fatto di non poter dare una mano per fermare questo nemico invisibile. L'aspetto economico sociale in cui ci troviamo mi ha lasciato un po' sbigottito ma come dico a me stesso ogni volta dopo la tempesta c'è sempre il sereno. Le speranze sono sempre positive, d'altronde il mio motto è "lottare sempre, arrendersi mai". Il fatto di cambiare il modo di essere e lavorare con la consapevolezza di un futuro migliore mi gratifica e mi fa essere sempre più forte anche nell'aiutare gli altri. Questa è sempre stata una mia prerogativa e ne sono orgoglioso. Io amo l'Italia, la mia Patria, in tutte le sue forme. Sono legatissimo alla mia città, Lainate, piccola perla del milanese e ad Andria dove ho passato insieme ai miei carissimi nonni l'infanzia, scarrozzando per le vie della città vecchia e tra le sue bellezze. Salutiamo Ivan. Ci ha raccontato delle sue molteplici esperienze, dei suoi tanti interessi e del suo successo e lo ringraziamo a nome di tutti i nostri lettori. Il futuro sarà senz'altro più bello se ci affideremo, come lui, alla gioia della nostra cucina, alla grandezza della nostra Cultura e alla bellezza della nostra terra. Saranno le armi giuste per vincere questa nuova battaglia. Claudio Calzoni Pier-Giorgio Tomatis |