Intervista a Laura ScaramozzinoIncontro la famosa e simpatica scrittrice torinese Laura Scaramozzino di fronte alla Mole Antonelliana, entriamo al Museo del Cinema e, sotto la grande Sfinge che riproduce quella usata nel film Cabiria, diretto e scritto da Gabriele D'Annunzio proprio in città, inizia la nostra chiacchierata. Memore dei tempi in cui era lei a intervistarmi a Radio Italia Uno, in compagnia di Giorgio Milanese, cerco di essere il più conciso possibile, mentre ci muoviamo tra i set ricostruiti nell'atrio della Mole.
Chi è Laura Scaramozzino? Laura è una persona che non smette mai di farsi domande e di meravigliarsi. Come è nata la passione per la scrittura? Attraverso la lettura. Leggendo molto ho sempre sognato di creare mondi, realtà e situazioni che non avrei mai potuto vivere con un’unica esistenza a disposizione. La parola evoca ed evocando dà la luce. La scrittura scopre tutte quelle dimensioni che aspettano solo di essere svelate attraverso la narrazione. Quando hai pubblicato il tuo primo libro e che emozioni hai provato? È stato nel lontano 2012, si trattava di un manuale di scrittura creativa: Percorso creativo. Un viaggio chiamato scrittura. Tengo corsi di scrittura creativa da più di dieci anni. L’ultimo tuo lavoro come si intitola? Qual è stata l’ispirazione? Per quello che concerne il romanzo, l’ultimo lavoro pubblicato s’intitola Screaming Dora, Watson Edizioni. Si tratta di un testo distopico. Dora, la protagonista, vive in un mondo apparentemente perfetto grazie all'utilizzo di un farmaco e all'avanzamento della tecnologia. Tuttavia, la scoperta di un famoso quadro del novecento, e della drammaticità a cui rimanda, metterà in discussione l’equilibrio della Società intera. La fonte d’ispirazione è stata la fruizione del quadro che sta al centro del romanzo. Non posso dire che opera sia ma vi assicuro che è dirompente e in un certo senso angosciante. Hai pubblicato altri libri? Ho partecipato a diverse antologie di genere fantastico, fra cui: Materia oscura curata da Emanuela Valentina: Delos Digital Edizioni. Strane Creature, a cura di Lorenzo Crescentini, editore Watson. Il grande racconto di Klimt, a cura di Monia Rota, Edizioni della Sera. Piemontesi per sempre, curato da Aurora Frola e Loredana Cella, Edizioni della Sera. L’Antologia del Premio Esecranda, Edito dall’Associazione Esescifi. Prossimamente, usciranno tre miei racconti, in altrettante antologie e un romanzo distopico per ragazzi under 14. I tuoi cari come si sentono ad avere una scrittrice in casa? Mio marito è il mio primo ammiratore. Grazie a lui, anche nei momenti difficili, il desiderio di scrivere non mi abbandona mai. Quali sono i tuoi rapporti con le Case Editrici? Dipende. In passato non buoni, dato che in alcune realtà la professionalità è davvero poca. Ora, direi, va molto meglio e ho un ottimo rapporto con i miei Editori. Ha qualche consiglio da dare ai giovani scrittori? Leggete molto, documentatevi, osservate e scrivete il più possibile. L’esercizio è fondamentale. Se, poi, voleste intraprendere un corso di scrittura, potrete contattarmi tranquillamente. La città, fuori si accende di luci serali. La Mole all'interno è stupenda, la cupola altissima crea un senso di vuoto fisico che solo lo spirito può riempire. Laura ci ha parlato di romanzi distopici, quelli in cui il futuro dei popoli e della Terra viene rivisto e immaginato come conseguenza delle azioni dell'uomo di oggi. In generale come si diceva è una letteratura dedicata ai ragazzi ma ha un alto contenuto simbolico e narrativo, nonché un mercato fiorente. Ecco, se c'è un luogo distopico a Torino è proprio questo: qui tutto è rovesciato, miscelato, carico di illusione. Tra la folla ancora in coda per salire al Tempietto e godere dello spettacolo meraviglioso della città al tramonto, saluto Laura e il suo splendido sorriso. Arrivederci e grazie per la cortesia. Claudio Calzoni |