Intervista ad Alessandro Boero, presidente del Cenacolo Alfieriano di Asti.È nato nel 1946 ad Asti, città dove vive. È appassionato della vita e dell'opera letteraria di Vittorio Alfieri (1749-1803). È presidente del Cenacolo Alfieriano di Asti, associazione che organizza incontri, conferenze e letture poetiche, con particolare attenzione all'opera del grande poeta astigiano. CHI È ALESSANDRO BOERO? Sono nato ad Asti, nel 1946, città dove vivo e lavoro. Sono ammiratore di Vittorio Alfieri (1749-1803), mio illustre concittadino e sono un appassionato lettore delle sue opere poetiche e letterarie. CHE COSA È, PER ALESSANDRO BOERO, LA POESIA? È una rappresentazione dei propri pensieri attraverso la musicalità e la bellezza del verso. QUANDO HAI INIZIATO A SCRIVERE POESIE? Ho iniziato verso i 18-20 anni ma non ho conservato i componimenti che scrissi allora. Poi, dopo una lunga pausa, ho ripreso verso i 50 anni. Ritengo, comunque, sia molto importante allenarsi a scrivere e trovare tempo ogni giorno per dedicarsi alla scrittura. QUALI SONO I TUOI POETI PREFERITI? Ovviamente, Vittorio Alfieri. Poi i poeti crepuscolari, come Guido Gozzano, ma anche Govoni, Cardarelli, e il grande Pascoli. Mi piacciono, in particolare, i poeti dell'Ottocento e del Novecento. SECONDO TE, PERCHÉ TANTI ITALIANI AMANO LA POESIA? Perché è una inclinazione naturale del nostro popolo. Esprimersi utilizzando il verso è una caratteristica di noi Italiani e ha radici antiche. HAI PUBBLICATO QUALCHE TUA OPERA? Ho pubblicato un libro di versi, intitolato "Poesie per un'ora", edito da Team Service, di Asti. COSA VORRESTI DIRE AI GIOVANI POETI E A COLORO CHE SCOPRONO ORA IL MONDO DELLA POESIA? Scrivere, scrivere, scrivere e leggere, leggere, leggere, soprattutto poesie dei sommi poeti classici, facendo però molta attenzione a non rimanere troppo influenzati dallo stile altrui, perché è molto facile cadere nell'imitazione dei grandi. Grazie moltissime al caro amico Presidente. Fabrizio Legger Postremo Vate |